
Sale ulteriormente la tensione tra la Russia e l’Occidente, in particolare con Francia e Gran Bretagna. Il Cremlino vede le dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico David Cameron sul diritto di Kiev di usare armi britanniche per colpire la Russia come “un’escalation diretta” che “potrebbe potenzialmente rappresentare un pericolo per la sicurezza europea, l’intera architettura di sicurezza europea”.
Il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha detto inoltre che le parole del presidente francese Emmanuel Macron sul possibile invio di truppe in Ucraina rappresentano una “tendenza molto pericolosa” e Mosca continua a “monitorare da vicino” le dichiarazioni di Parigi.
Al dibattito già caldo si aggiungono le parole della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che dal congresso del Ppe a Bucarest attacca Putin: “è ricercato e l’Aja lo attende”. Mercoledì 6 marzo bombe russe hanno colpito Odessa a meno di 200 metri dal presidente ucraino Volodymir Zelensky, in visita nella città assieme al premier greco Kyriakos Mitsotakis, e causando cinque morti.
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