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Perseguita la ex e pubblica i suoi video intimi online: “Mi devi dare 32mila euro”

Pubblicato: 06/05/2024 16:33

Vuole continuare a guadagnare sui video hard che la ex fidanzata mette on line nonostante la fine della loro relazione. Al rifiuto della donna scattano minacce estorsive e comportamenti persecutori. Per questo un 30enne italiano è stato arrestato ieri dai carabinieri della comando provinciale di Viterbo che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane accusato di sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori.

I due, caricavano video hard online su alcune piattaforme per adulti grazie ai quali arrivavano a guadagnare più di 7mila euro al mese: il 40% spettava a lui, trentenne viterbese, che adescava i clienti, il resto alla compagna. Ma quando lei lo ha lasciato, la situazione ha cominciato a degenerare. Lui ha preteso di continuare a prendere la sua parte. E ha iniziato a minacciarla, ad appostarsi sotto casa della donna e a minacciarla, pretendendo 32mila euro. La donna ha allertato i carabinieri che hanno arrestato in trentenne per sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori e lo hanno trasferito in carcere.

Le indagini, coordinate dalla procura, sono scattate a febbraio dopo un intervento di routine delle pattuglie dell’Arma. La donna aveva richiesto intervento dei carabinieri presso la propria abitazione dopo una violenta lite con l’ex compagno, da cui si era da poco separata, che si era presentato sotto casa con fare molesto. L’uomo all’arrivo dei militari si era nascosto salvo poi ripresentarsi presso la casa della ex. La donna ha chiesto quindi di nuovo aiuto ai carabinieri che hanno identificato l’uomo ed effettuato le prime verifiche.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, l’uomo, nel chattare con i clienti e promuovere le varie offerte on-line, simulava di essere la donna stessa e di fatto li adescava. Quando la relazione fra i due è finita, si è chiuso anche il rapporto lavorativo. Ma lui non si è arreso. Ha iniziato a maltrattarla verbalmente e a pretendere di continuare il rapporto lavorativo. E ha iniziato a perseguitarla. La prima volta si è appostato sotto casa con fare molesto, ma all’arrivo dei carabinieri, come riporta l’edizione locale de Il Messaggero, è riuscito a nascondersi. La seconda volta, invece, è stato identificato. E, nel mese di febbraio scorso, sono scattate le prime verifiche. A cui è poi seguito l’arresto.
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