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È morto Steve Albini, il chitarrista e produttore degli Shellac aveva 61 anni

Pubblicato: 08/05/2024 19:53

Steve Albini, iconica figura della scena rock indie e alternative è scomparso all’età di 61 anni. A dare la notizia Pitchfork che ha ricevuto conferma del decesso, causato da un attacco di cuore, dallo staff di Electronic Audio studio di proprietà dello stesso Albini. Frontman di storiche formazioni underground, Shellac, che erano pronti a tornare con un disco dopo circa 10 anni, e Big Black, Albini aveva costruito una incredibile carriera da produttore mettendo le mani su molti dei dischi che hanno fatto la storia del rock: “In Utero” dei Nirvana, “Surfer Rosa” dei Pixies, “Rid Of Me” di Pj Harvey.

Steve Albini, stando a quanto confermato dallo staff del suo studio di registrazione Electronic Audio a Pitchfork, è morto di infarto ieri sera, martedì 7 aprile, a Chicago, nel suo studio. Nato in California, cresciuto nel Montana, Steve Albini iniziò la sua carriera suonando in gruppi punk prima di frequentare la Northwestern University. Formò il suo primo progetto musicale, Big Black, e pubblicò l’EP Lungs nel 1981. con Santiago Durango e il bassista Jeff Pezzatti pubblicarono una serie di EP, poi l’album di debutto, Atomizer. Si sciolsero nel 1987. Formò la band Rapeman, ma ebbe vita breve.

Decise così di dedicarsi alla produzione e iniziò a collaborare con i Pixies. Contribuì a lanciare la rivoluzione del rock alternativo con Surfer Rosa. Steve Albini ha prodotto anche un brano dei 24 Grana, La stessa barca, In utero dei Nirvana, Rid of me di Pj Harvey, Pod dei The Breeders, Things We Lost in the Fire dei Low. Faceva parte della band Shellac, gruppo formato a Chicago nel ’92 dalla collaborazione tra Albini e il batterista Todd Trainer, a cui si aggregò poi il bassista Bob Weston.
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Ultimo Aggiornamento: 08/05/2024 19:59