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Emanuela Orlandi, da una perizia fonica la voce di Accetti è quella dell’”Americano” che chiamò dopo la scomparsa

Pubblicato: 09/05/2024 15:26

“Ascolti bene… Funzionari del Vaticano non mancheranno di mettersi in contatto con lei”…” La voce del famoso “Americano”, il principale telefonista che nell’estate 1983 rivendicò il sequestro Orlandi-Gregori, è stata al centro di una nuova consulenza fonica chiesta da Giancarlo Germani, l’avvocato di Marco Accetti, il fotografo romano 68enne indagato nel 2013 e poi prosciolto. L’esame di comparazione mostra come la voce registrata nella telefonata nel luglio del 1983 e quella di Marco Accetti coincidano. Stando al perito fonico, Marco Arcuri, “in tutti i casi è stata rilevata una compatibilità media molto alta, pari all’86%”.
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Il contenuto della chiamata

“Ascolti bene, abbiamo pochi momenti… Questa è la sua figliola…” dice una voce maschile dall’inflessione anglosassone. A chiamare a casa Orlandi, come ricostruito finora nel corso dei trascorsi decenni, sono state due voci: quella del cosiddetto “Americano” e di un certo “Mario”, che ha telefonato il 27 giugno del 1983.
A richiedere la perizia fonica è stato l’avvocato di Accetti, Giancarlo Germani. Ad eseguirla il consulente tecnico Marco Arcuri, esperto di informatica e di Intelligenza Artificiale. Accetti nel corso della perizia avrebbe dovuto pronunciare le stesse frasi dette da coloro che rivendicarono il rapimento di Emanuela e Mirella, per poi confrontarle. Mirella Gregori è infatti l’altra giovane, scomparsa il 7 maggio del 1983, quranta giorni prima di Emanuela Orlandi.

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Fotografo romano, ha iniziato a riempire i titoli di cronaca nel 2013, quando si è accusato del rapimento di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa a Roma il 22 giugno 1983. A prova delle sue dichiarazioni portò un flauto identico a quello della ragazza, studentessa di flauto traverso, che aveva con sé il giorno in cui si sono perse le sue tracce. Tuttavia, non è mai stato ritenuto responsabile della vicenda. Infatti, alcune perizie, avrebbero stabilito che Accetti soffrirebbe di un disturbo narcisistico, motivo per cui avrebbe cercato di inserirsi nel caso per ottenere il suo momento di fama. La Procura Romana, ha archiviato il fascicolo su Accetti, concludendo le indagini con l’accusa di calunnia e autocalunnia.

Queste sue dichiarazioni gli hanno persino valso la partecipazione nella serie targata Netflix Vatican Girl, che ripercorre passo passo quanto accaduto in questi quarant’anni di ricerche. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha definito Accetti un impostoremitomane in cerca di visibilità, affermando di non credere che sia coinvolto nella scomparsa della sorella.
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Ultimo Aggiornamento: 09/05/2024 15:28