Durante la sua partecipazione agli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco ha espresso preoccupazione per la tendenza al declino della natalità in Italia, affermando che il Paese sembra perdere “la sua speranza nel domani”. Ha sottolineato che sono necessarie politiche coraggiose e a lungo termine per sostenere le famiglie e invertire la tendenza, poiché una riduzione delle nascite può avere effetti gravi sul futuro del Paese.
Papa Francesco ha insistito sul fatto che una diminuzione della popolazione giovane riflette una perdita di speranza. Ha parlato della necessità di superare atteggiamenti egoistici e individualisti, incoraggiando invece una cultura della solidarietà intergenerazionale. Ha evidenziato l’importanza di favorire una generosità sociale che possa permettere ai giovani di avere figli senza sacrificare i loro sogni e aspirazioni.
Il Pontefice ha elogiato le generazioni precedenti per i sacrifici fatti per assicurare un futuro migliore ai figli e ai nipoti, evidenziando il valore dell’impegno delle famiglie e dei nonni nel fornire un sostegno costante.
Infine, ha rivolto un messaggio diretto ai giovani, incoraggiandoli a non lasciarsi scoraggiare dai problemi attuali come guerre, pandemie, cambiamenti climatici e denatalità. Li ha esortati ad avere fiducia e a lavorare insieme per invertire la tendenza, anche se questo significa dover affrontare una realtà difficile e spesso andare controcorrente.
Papa Francesco e la “parabola” sulla vecchietta (con frecciatina alle ombre vaticane)
Bergoglio non ha perso occasione per raccontare, come spesso fa, un aneddoto divertente, ed ha raccontato della conversazione avuta con una vecchietta a suo definirla “anticlericale”: “Ho detto a una signora: “Per favore preghi per me”. E lei mi ha risposto: “Lo faccio tutti i giorni”. Al che, gli ho detto: “Ma preghi a favore, non contro!” E lei sorridendo, mi ha risposto: “Stia attento padre, contro pregano lì dentro (in Vaticano, ndr)”.