
Divide, mobilita e polarizza. È il duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Shlein, ospitato da Porta a Porta su Rai 1 il prossimo 23 maggio. E sono sempre più numerosi i leader di partito che bussano alla porta di Bruno Vespa per prendersi la scena.
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Ore frenetiche in casa Rai
E, in effetti, sono ore frenetiche in casa Rai, con gli esclusi che protestano, si appellano alla par condicio e promettono ricorsi. Dubbi sono stati avanzati anche da un peso massimo del centrodestra come il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, che al Messaggero ha detto: «Niente esponenti di serie A e B». E la ressa cresce, da Giuseppe Conte che ieri di nuovo ha rimbrottato Vespa per una «impostazione profondamente sbagliata» del duello tv ai capi dei piccoli partiti pronti alle barricate, come Nicola Fratoianni di Avs: «Questa cosa dei confronti televisivi è ridicola». L’altra morsa si chiama Agcom: l’authority delle comunicazioni si riunirà domani e all’ordine del giorno ci sarà anche la diatriba sulla sfida delle donne leader di Fratelli d’Italia e Pd e la sua compatibilità con le norme in vigore.

Vespa: “Invitati tutti i politici”
Tanto rumore per nulla, a quanto pare. Perché Vespa e la Rai fanno sapere di aver invitato tutti quanti i leader politici a parlare e sfidarsi di fronte alle telecamere. Stessi tempi, stessa visibilità e fascia oraria come del resto impone la direttiva sulla par condicio dell’Agcom per queste Europee. Non un duello, ma tanti insieme, dunque, con le coppie di duellanti già scelte dagli autori. Meloni e Schlein hanno già confermato e in queste ore i rispettivi staff si sentiranno per concordare regole e temi su cui infilzarsi sulle poltrone bianche più famose della Rai. Il premierato e i diritti civili, l’Ue delle auto elettriche e della difesa comune che non c’è. Poi gli altri.
Insomma, il duello, anzi i duelli si faranno, in un modo o nell’altro e non sarà l’Agcom a frenare la macchina che si è messa in moto. In attesa che l’Authority guidata da Giacomo Lasorella, la Rai ha inviato una lettera chiedendo indicazioni per non violare la par condicio e un’altra missiva, più polemica, è partita dalla presidente M5S della Vigilanza Rai Barbara Floridia – a viale Mazzini si prepara nei dettagli il grande match. E insieme si studiano vie di uscita per evitare ricorsi degli indignados. Ad esempio, per i leader che come Conte rifiuteranno il format proposto da Vespa, interviste singole ma con un tempo dimezzato: mezz’ora al massimo. Tutto pur di non mandare all’aria la prima vera sfida in telecamera fra le donne forti della politica italiana.