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Vi sorpassano in auto e poi vi fregano. Attenzione, è facilissimo cascarci. Cos’è e come evitare la truffa del sorpasso

Pubblicato: 14/05/2024 17:46

Ci capita, purtroppo, molto spesso di scrivere di truffe e raggiri, per lo più online – motivo per cui si parla di “cybertruffe” – ma vi sono anche le truffe evergreen: metodi tradizionali, quasi artigianali verrebbe da dire, che fanno leva sui sentimenti umani quali la paura o, all’opposto, la buona fede e la fiducia conquistata del malcapitato di turno. Truffe che, a loro volta, conoscono delle varianti. Ad esempio, la truffa cosiddetta dello specchietto (un motorino si avvicina e, con un colpo, rompe o sposta lo specchietto laterale dell’auto, per incolpare del danno il conducente ed estorcergli del danaro) ha una variante: la truffa “del sorpasso”, che ha portato in carcere, ieri, due uomini scoperti nel mettere in atto la consueta metodica lungo la via Ardeatina, importante arteria di Roma. Si tratta di un 51enne ed un 31enne, entrambi già noti alle Forze dell’ordine, ora accusati di tentata truffa aggravata. Proprio transitando in via Ardeatina, i carabinieri hanno notato a bordo strada due autovetture e due persone ferme – come detto, già note al personale in divisa – discutere con un uomo di nazionalità indiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Come funziona il raggiro

A quel punto, i carabinieri sono intervenuti e hanno accertato che i due soggetti lo stavano accusando di aver provocato un fantomatico danneggiamento alla carrozzeria della loro auto. Ecco, infatti, come funziona la truffa: mentre state guidando, potreste sentire un piccolo colpo sulla carrozzeria e subito dopo essere affiancati da un altro veicolo (dal quale, in realtà è stato lanciato un piccolo sasso, per simulare il rumore di un urto tra i due veicoli. Il conducente, in realtà un truffatore, vi intima di fermarvi, mostrandovi un’ammaccatura sulla sua vettura, accusandovi di averlo urtato. Spesso, il danno era preesistente o provocato appositamente. Il truffatore chiede denaro per risolvere la situazione velocemente, spesso adducendo come motivazione la fretta e scuse sempre più contorte, ad esempio il doversi recare immediatamente in ospedale per visite o controlli. In genere si è disposti a pagare per chiudere la questione senza coinvolgere l’assicurazione, il che potrebbe comportare un aumento della classe di merito e del relativo premio annuale. (Continua a leggere dopo la foto)

La richiesta di “risarcimento”

I malviventi romani, dunque, hanno approfittato del sorpasso effettuato dall’altro automobilista, lanciato il sassolino e obbligato il conducente a fermarsi e accostare, per poter chiedere un “risarcimento” all’ignaro cittadino indiano. Nel frattempo, come ricostruisce il portale d’informazione Italia Sera, uno dei due truffatori, usando un pennarello poi sequestrato dai carabinieri, aveva simulato un danno alla carrozzeria, sulla base del quale avevano richiesto al malcapitato la somma di 400 euro in contanti.

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