
Adrián Fernández e Sofía Parada, una coppia di Alzira, Valencia, avevano pianificato una luna di miele idilliaca a Cancún, Messico, insieme al loro figlio di 7 anni. Tuttavia, la vacanza si è trasformata in un vero incubo il 5 maggio, il giorno prima del loro rientro programmato in Spagna. Durante un tranquillo pomeriggio in piscina, Adrián ha subito un arresto cardiaco. Nonostante gli sforzi dei bagnini, che hanno tentato la rianimazione per 10 minuti, le sue condizioni sono peggiorate velocemente, portandolo al ricovero in terapia intensiva in un ospedale privato di Cancún. “È stato un calvario da quando Adrián ha cominciato ad annegare nella piscina dell’hotel, mentre stava avendo un arresto cardiaco”, racconta Sofía attraverso un post su Facebook.
La raccolta fondi per coprire le spese mediche
Il 39enne è stato portato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva di un ospedale privato a Cancún dove è stato posto in un coma farmacologico dal quale si è risvegliato solo dopo dieci giorni, mercoledì 15 maggio. A rendere la situazione ancor più difficile è stata la questione economica: il centro medico addebita alla famiglia circa 8.600 dollari al giorno, una cifra che l’assicurazione medica stipulata prima della partenza non riesce a coprire e che ha portato la moglie, Sofía Parada, a chiedere aiuto attraverso una raccolta fondi. “L’assicurazione di viaggio non può più coprire i costi di ricovero ospedaliero, poiché sono molto alti”, ha spiegato Sofía, sottolineando la disperata situazione finanziaria in cui si trovano.
Come sta il 39enne
“Finalmente vediamo la luce dopo tanti giorni”, ha detto la cognata di Adrián e sorella di Sofía oggi, quando il 39enne si è svegliato dal coma farmacologico e pare stia rispondendo bene alle cure. La diagnosi fa pensare ad una polmonite bilaterale dovuta al ristagno idrico dell’80% dei polmoni del paziente, come riportato dal quotidiano valenciano Levante. La cognata ha sottolineato però a Abc che “ha ancora problemi polmonari e respiratori” e che il processo sarà lento, poiché “non ricorda nulla e non sa dove si trova”. La gravità delle sue condizioni impediscono al momento di trasferire Fernández su un aereo sanitario in Spagna.
La comunità di Alzira si è mobilitata in supporto alla famiglia. Società sportive, associazioni culturali e cittadini hanno contribuito con donazioni. La campagna su GoFundMe è stata avviata per aiutare a coprire le spese mediche, che hanno già superato i 70.000 euro.
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