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“Sei un poveretto”, “Rosichi”. Rissa Travaglio-Sallusti: cosa accade in diretta (il VIDEO)

Pubblicato: 20/05/2024 07:55
Travaglio

Chico Forti è tornato in Italia, e il suo caso è tornato a occupare giornalisti, opinionisti e politici in vari dibattiti sui media italiani. Il 65enne trentino è stato rilasciato nei giorni scorsi da un carcere della Florida e, dopo 24 anni di detenzione, è arrivato in Italia, dove lo aspettava la premier Giorgia Meloni. C’è chi è convinto che questo sia stato un bel colpo messo a segno dalla presidente del consiglio, soprattutto perché siamo a pochi giorni dalle elezioni europee, e invece c’è chi sostiene che il fatto non sia da elogiare, trattandosi pur sempre di una persona con una grave condanna. Di tutto questo se ne è discusso anche nel corso dell’ultima puntata di Accordi & Disaccordi, il talk-show di politica e di attualità condotto da Luca Sommi sul Nove. Ospite in studio, Marco Travaglio, che ha puntato il dito contro il collega Alessandro Sallusti, che ribadiva quanto il rientro a casa di Forti fosse una vittoria firmata dal presidente del Consiglio. Da lì, è nato lo scontro. Cosa si sono detti? (Continua a leggere dopo il video)
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“Stanno rosicando tutti a bestia”, ha detto il direttore de Il Giornale, rispondendo anche al collega direttore del Fatto Quotidiano. La risposta di Travaglio? “Sei un poveretto”. E poi: “Sai che cosa me ne importa del rosicamento?”, ha replicato. Il clima in studio si è subito scaldato. “Marco Travaglio è un massimo esperto di giustizia e avrà studiato le carte di quel processo. Lui si è sempre proclamato innocente. Se gli Stati Uniti ce lo ridanno, evidentemente, c’è spazio e margine per ridarcelo. Non c’è una certezza assoluta, non ci sono prove schiaccianti. È un processo indiziario”, ha voluto ricordare Sallusti. Il problema, per il giornalista, sta nell’invidia che la sinistra prova nei confronti del colpo messo a segno da Giorgia Meloni. “Tutti i ministri di Giustizia degli ultimi sei o sette governi italiani ritenevano questa carcerazione un’ingiustizia e tutti i governi, compreso quello Conte, hanno più volte provato a riportarlo a casa. Ci ha provato anche Di Maio personalmente e non ci è riuscito nessuno”, ha detto.

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