
La senatrice a vita Liliana Segre è intervenuta sul delicato tema della guerra e delle operazioni militari nella Striscia di Gaza durante un convegno sull’antisemitismo tenutosi al Memoriale della Shoah di Milano. “Quando mi dicono che Israele fa genocidi, questo confronto diventa una bestemmia”, ha dichiarato Segre. Superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah, la senatrice ha espresso con fermezza il suo dissenso: “Non usiamo questa parola davvero spaventosa”.
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Segre ha aggiunto: “Devo dire la verità: ho accettato subito l’invito ma non pensavo di arrivare qui così triste, pessimista e sconvolta dai fatti che già conoscevo e che qui sono stati espressi o spiegati. Quando, tanti anni fa, decisi di diventare testimone della Shoah, capii che non avrei mai trovato le parole per raccontarla, perché non ci sono parole sufficienti. Anche nelle Università e nelle scuole, dove allora mi ascoltavano con attenzione, non c’erano parole per descrivere la Shoah. Io, deportata a 13 anni solo per essere nata, ho visto la Shoah in prima persona e, a distanza di 80 anni, mi trovo a dover dire: cosa dobbiamo fare qui al Memoriale per affrontare questa situazione in cui si paragona da 40 anni la croce uncinata con la stella di David? Non trovo le parole perché sarebbero talmente devastanti e tragiche che non posso esprimerle. Dove trovo le parole per giustificare in qualunque modo quando oggi la gioventù, ignorante della storia, va nelle università a gridare?”.
Nei giorni precedenti, Segre aveva già condannato “l’ondata spaventosa di odio” che si è diffusa dal 7 ottobre, dopo il massacro di Hamas al rave che ha scatenato il conflitto mediorientale. La senatrice ha raccontato di ricevere “minacce pazzesche”, ma ha sottolineato che intimidazioni e insulti colpiscono molti cittadini di religione ebraica che “non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele e magari non le condividono”.
L’onda dell’odio antisemita: il Viminale registra un aumento delle minacce
Il Viminale ha riportato che, dopo il 7 ottobre, le minacce e gli insulti online contro gli ebrei sono triplicati. Il Cdec ha reso noto che tra gennaio e aprile 2024 sono stati catalogati 400 episodi di antisemitismo, con una media di oltre 90 al mese. Un numero altissimo rispetto ai 454 episodi registrati in tutto il 2023, il doppio rispetto al 2022. Alla fine del 2024, gli episodi antisemiti noti potrebbero essere più del triplo rispetto agli anni precedenti al 7 ottobre. Dati in linea con il rapporto sull’antisemitismo nel mondo pubblicato dall’Anti-Defamation League, secondo cui la guerra a Gaza ha scatenato uno tsunami di odio contro le comunità ebraiche a livello globale.