Vai al contenuto

Cinzia Luison uccisa a bottigliate, il marito condannato all’ergastolo

Pubblicato: 23/05/2024 10:36
Cinzia Luison marito ergastolo

I giudici della Corte d’Assise di Udine ha emesso una sentenza di ergastolo nei confronti di Walter Pitteri, l’uomo che ha ucciso la moglie Cinzia Luison (parrucchiera di 60 anni) a bottigliate il 6 dicembre del 2022 a San Stino di Livenza (Venezia). I 26 anni chiesti dalla Procura sono infatti sembrati “troppo pochi” ai giudici.
Leggi anche: Prende a martellate la moglie e le strappa un orecchio a morsi: arrestato 40enne
Leggi anche: Donna aggredita e uccisa da un uomo nudo mentre fa jogging nel parco: arrestato un 19enne

La sentenza sul femminicidio di Cinzia Luison

Dunque, secondo quanto riportano fonti locali, la Procura aveva chiesto 26 anni per l’omicidio e altri quattro per le violenze subite negli anni da Cinzia Luison, riconoscendo le attenuanti generiche così come aveva richiesto la difesa di Pitteri.

Ma la Corte d’Assise ha invece respinto queste richieste, decidendo di passare dai potenziali 30 anni di reclusione all’ergastolo. I giudici hanno anche stabilito che l’uomo dovrà pagare un risarcimento provvisionale (sarà il Civile a stabilirne l’esatta entità) di 100mila euro per ciascuna delle due figlie della coppia. Da quanto è stato ricostruito, l’omicidio di Cinzia Luison fu compiuto con violenti colpi di bottiglia alla testa da parte del marito, soggetto a scatti d’ira e affetto da ludopatia.
Leggi anche: Tragedia in famiglia: indagato per maltrattamenti uccide la moglie e si suicida

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2024 11:14

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure