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“Toti? Cosa gli hanno chiesto i giudici”. Senaldi rivela il retroscena sull’interrogatorio: il VIDEO

Pubblicato: 24/05/2024 09:16
Toti

Nel giorno in cui Giovanni Toti è stato ascoltato dai giudici, nei programmi tv si approfondisce il caso che vede coinvolto il governatore della Liguria in un’inchiesta che ha più luci che ombre. Se ne è parlato dunque anche nel corso della puntata di “Prima di domani” andata in onda il 23 maggio, su Rete4. In collegamento con lo studio di Bianca Berlinguer c’è il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, che fa il punto sull’interrogatorio fiume del governatore della Liguria. Un interrogatorio durato 8 ore in cui Toti ha risposto a più di 200 domande respingendo tutte le accuse. Senaldi, appunto, rivela ai telespettatori quali sono state le domande rivolte a Toti che ha, comunque, ribadito di aver operato sempre per il bene della sua regione. (Continua a leggere dopo la foto)

Toti è stato ascoltato nella caserma della Guardia di finanza di Molo Giano, nel porto di Genova. Il governatore, ai domiciliari con l’accusa di corruzione e falso, ha risposto a tutte le domande dei pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, titolari dell’inchiesta sulla corruzione in porto. Con loro anche il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. “L’interrogatorio è andato piuttosto bene a detta degli avvocati – ha detto Senaldi – Lui ha presentato una memoria difensiva di 17 pagine dove ha sostenuto di aver sempre agito nell’interesse della Liguria”. Tra le domande anche quelle sui presunti favori a Aldo Spinelli per il rinnovo della concessione a 30 anni per il Terminal Rinfuse e l’interessamento per destinare una parte della spiaggia pubblica di Punta Olmo, a Celle Ligure, a uso privato per i 42 appartamenti preventivati dalla famiglia Spinelli. (Continua a leggere dopo il video)
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Spiega Senaldi: “Toti ha detto: io non è che parlavo con Spinelli, io parlavo con tutti e ho aiutato sia chi mi finanziava sia chi non mi ha finanziato. I magistrati si sono concentrati moltissimo sul tipo di relazioni che lui ha con Spinelli per capire se c’era corruzione o se erano semplici rapporti di collaborazione e lavoro”. Altre domande hanno riguardato i finanziamenti ricevuti non solo da Spinelli e Francesco Moncada (ex consigliere del consiglio di amministrazione di Esselunga, indagato per corruzione anche lui), ma anche dal re delle discariche Pietro Colucci e da altri imprenditori. Toti, che ha sempre dichiarato di non aver commesso reati, è intenzionato a chiedere al giudice per le indagini preliminari la revoca della misura cautelare.

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