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Ucraina, Matteo Salvini contro la Nato: “Mai attacchi alla Russia”

Pubblicato: 26/05/2024 09:10

L’apertura del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg agli attacchi dell’Ucraina in Russia con armi occidentali sta creando profonde spaccature all’interno del governo italiano. Mentre la premier Giorgia Meloni mantiene il silenzio, i ministri della Difesa Guido Crosetto e degli Esteri Antonio Tajani criticano il metodo adottato dal segretario della NATO nell’annunciare decisioni ancora non ratificate collettivamente dai membri dell’Alleanza Atlantica. La critica è dunque di metodo e non di merito.
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Di tono diverso è la reazione del leader della Lega Matteo Salvini, che alza la voce chiedendo addirittura le dimissioni di Stoltenberg. “Mai attacchi alla Russia,” dichiara Salvini, che prosegue: “Se vogliono andare a combattere in Ucraina, ci vadano Stoltenberg, Emmanuel Macron e tutti i bombaroli che vogliono la guerra. Pensare di mandare i nostri figli a morire in Ucraina o di usare le nostre armi per uccidere in Russia è una follia. O questo signore chiede scusa o si dimetta. Perché il popolo italiano non ti ha dato nessun mandato di andare a sparare in Russia.”

Le posizioni di Fratelli d’Italia e Forza Italia sono più sfumate, pur condividendo la critica al metodo utilizzato. “Stoltenberg è segretario generale di un’organizzazione e deve decidere collegialmente con i leader delle nazioni membri,” afferma il ministro Crosetto, recentemente dimesso dall’ospedale dopo un breve ricovero. “La sua opinione è legittima, ma in questo momento è sbagliato aumentare una tensione già drammatica. Dobbiamo aiutare l’Ucraina a difendersi senza far scoppiare la Terza guerra mondiale e lasciare aperta la possibilità di una tregua.”

Anche il ministro degli Esteri Tajani condivide la necessità di una decisione collegiale: “Noi siamo parte integrante della NATO, ma ogni decisione deve essere presa insieme. Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev. Non manderemo un militare italiano in Ucraina e le armi inviate dall’Italia vengono utilizzate solo all’interno dell’Ucraina. Lavoriamo per la pace e dobbiamo abbassare i toni.”

Il PD, con la leader Elly Schlein che tace, vede esponenti come Domenico Tarquinio esprimere forte scetticismo verso Stoltenberg: “Non credo più a signori come Stoltenberg, non più di quanto creda a Putin.” Anche il deputato dem Arturo Scotto critica duramente: “La dichiarazione di Stoltenberg cambia tutto, dall’autodifesa dell’Ucraina a un’escalation offensiva da parte della NATO. È una posizione sbagliata.”

Il presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte è ancora più critico: “Fermatevi, ci state portando in guerra con la Russia. Giorgia Meloni, la tua strategia di subire passivamente ci sta portando alla Terza guerra mondiale. È una follia pensare di andare in guerra con la Russia e le sue seimila testate atomiche.” Anche Nicola Fratoianni di Avs conclude con toni duri: “Le parole di Stoltenberg sono irresponsabili e pericolose.”

L’apertura di Stoltenberg ha quindi innescato una serie di reazioni contrastanti, rivelando profonde divisioni politiche e strategiche all’interno del governo e dell’opposizione italiane.

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Ultimo Aggiornamento: 27/05/2024 19:00

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