
Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello ai partner dell’Ucraina affinché permettano a Kiev di utilizzare le armi occidentali per colpire obiettivi militari in Russia. Nel suo recente discorso, riportato dal Kyiv Independent, Zelensky ha dichiarato: «Vediamo ogni punto di concentrazione delle truppe russe. Conosciamo tutte le aree in cui vengono lanciati missili e aerei da combattimento russi».
Zelensky ha anche esortato i partner occidentali ad “accelerare” e aumentare la fornitura di caccia F-16 all’Ucraina. Ha ringraziato i partner per le condoglianze e la condanna dell’attacco russo del 25 maggio a un ipermercato di Kharkiv, che ha causato la morte di 18 persone. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza che queste condanne si traducano in azioni concrete: «È importante che questa condanna porti a conseguenze del tutto eque».
Il presidente ucraino ha ribadito la necessità di ottenere un numero sufficiente di sistemi di difesa aerea per proteggere l’Ucraina e le sue città. Ha invocato una determinazione maggiore da parte dei partner occidentali per una protezione preventiva contro i “terroristi russi”, paragonando l’azione necessaria a quella che si intraprenderebbe contro qualsiasi altro terrorista: «Distruggendoli prima che inizino a fare vittime».
Crosetto e il pericolo di un’avanzata russa
In un contesto correlato, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha fatto eco alle preoccupazioni di Zelensky durante un intervento a ‘Sky TG24 Live In’ presso Palazzo Reale. Crosetto ha affermato che l’obiettivo principale dell’intervento occidentale in Ucraina è aiutare il popolo ucraino a difendersi e ripristinare i confini precedenti all’invasione russa. Ha aggiunto che lo scopo di Putin non è liberare le zone russofone, ma conquistare l’intera Ucraina, avvertendo che se le forze russe arrivassero a Kiev, saremmo «sull’orlo di una terza guerra mondiale». Crosetto ha inoltre sottolineato che alcune nazioni europee, membri della NATO, non potrebbero mai accettare la Russia ai loro confini.
Le dichiarazioni di Zelensky evidenziano la continua pressione sull’Occidente affinché fornisca supporto militare più diretto e robusto all’Ucraina. La richiesta di utilizzare armi occidentali per attacchi in Russia rappresenta un’escalation significativa che potrebbe avere ripercussioni geopolitiche importanti.
Nel frattempo, il sostegno di paesi come l’Italia e altri membri della NATO rimane cruciale per la strategia di difesa dell’Ucraina. La situazione sul campo continua a evolversi, e le decisioni prese dai leader occidentali nei prossimi mesi potrebbero determinare il corso del conflitto e le dinamiche di sicurezza europea per gli anni a venire.