
In un’uscita sorprendente, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato pesanti accuse contro il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, suggerendo che soffra di “demenza”. Durante una conferenza stampa in Uzbekistan, Putin ha dichiarato: “Lo ricordo quando era primo ministro (norvegese) e ancora non soffriva di demenza”. La dichiarazione, riportata dall’agenzia di stampa Tass, ha immediatamente attirato l’attenzione internazionale.
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L’attacco verbale di Putin è avvenuto in un contesto di crescenti tensioni tra la Russia e l’Occidente. Il presidente russo ha espresso preoccupazione per le dichiarazioni di Stoltenberg riguardo alla possibilità di autorizzare l’Ucraina a utilizzare armi occidentali per colpire il territorio russo. “La Russia sta monitorando da vicino le dichiarazioni sui possibili attacchi in profondità sul suo territorio”, ha avvertito Putin, aggiungendo che “la NATO deve essere consapevole di ciò con cui sta giocando”.

Le dichiarazioni di Putin potrebbero complicare ulteriormente le relazioni già tese tra la Russia e la NATO. Jens Stoltenberg non ha ancora risposto pubblicamente agli insulti personali, ma è probabile che la NATO rafforzerà la sua posizione difensiva alla luce di questi sviluppi. Le insinuazioni di Putin potrebbero essere viste come un tentativo di delegittimare la leadership della NATO e di intimidire i suoi membri.
L’ipotesi di attacchi ucraini sul territorio russo con armi occidentali rappresenta un’escalation significativa nel conflitto in corso. La Russia ha reiterato più volte che considererebbe tali azioni come una grave minaccia alla sua sicurezza nazionale. Da parte sua, l’Ucraina continua a ricevere supporto militare e finanziario dall’Occidente nella sua lotta contro l’invasione russa.
Le parole di Putin riflettono la gravità della situazione e l’alto livello di rischio che comporta l’attuale conflitto. Se la NATO dovesse davvero autorizzare attacchi in profondità sul territorio russo, le conseguenze potrebbero essere drammatiche. La Russia ha già mostrato la sua capacità di rispondere con forza alle provocazioni, e un’escalation militare potrebbe avere ripercussioni globali.