
L’amministrazione Biden sta attualmente valutando le cause dell’incidente ed è in attesa delle indagini ufficiali da parte di Israele. Anche le Nazioni Unite hanno richiesto a Tel Aviv di condurre un’indagine approfondita per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragedia. Il portavoce dell’ONU ha sottolineato l’importanza di determinare le responsabilità e di prevenire futuri incidenti simili.
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Secondo le prime ricostruzioni, il raid israeliano ha coinvolto una zona di Rafah situata a circa 100 metri da una tenda di sfollati. Durante l’operazione, una scheggia potrebbe aver colpito un serbatoio di benzina, provocando un’esplosione e l’incendio che ne è seguito. Le fiamme si sono propagate rapidamente, intrappolando e uccidendo decine di persone.

La comunità internazionale ha espresso profonda preoccupazione per l’incidente. L’ONU e diversi governi, inclusi gli Stati Uniti, hanno chiesto chiarimenti e responsabilità. Il Segretario di Stato americano ha dichiarato che “ogni perdita di vite umane è una tragedia” e ha ribadito la necessità di “indagini complete e trasparenti per garantire giustizia alle vittime”.
I am SEETHING that the media WILL NOT COVER THE RAFAH MASSACRE-
— YourFavoriteGuy (@guychristensen_) May 28, 2024
WHEN IT WAS THE FAKE 40 BEHEADED BABIES IT WAS PLASTERED EVERYWHERE
BUT WHEN IT ACTUALLY HAPPENS, WHEN FAMILIES BURN ALIVE- nothing. nowhere.
they are complicit. pic.twitter.com/XeU7BQ1CR4
Un portavoce dell’amministrazione Biden ha confermato che sono in corso valutazioni preliminari e che gli Stati Uniti attendono con urgenza i risultati delle indagini israeliane. “Stiamo monitorando la situazione da vicino e ci aspettiamo che Israele fornisca tutte le informazioni necessarie per chiarire questo tragico incidente,” ha dichiarato.