
Si chiamava Natalino Paradisi e aveva 55 anni l’ultima vittima in ordine di tempo di un incidente sul lavoro. Stavolta la tragedia si è verificata a Scurelle, vicino Trento. Il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato riverso sull’asfalto, accanto al suo camion, nel piazzale di una segheria. Natalino è morto nella serata di lunedì 27 maggio.
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Ancora tutta da chiarire la dinamica dell’incidente su cui al momento stanno cercando di fare luce gli inquirenti, insieme ai tecnici dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’azienda sanitaria. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Natalino Paradisi sarebbe rimasto schiacciato da una delle due sponde del suo camion. L’allarme è stato dato da alcuni ragazzi che hanno notato il mezzo pesante fermo con accanto il corpo dell’uomo.

Pochi giorni fa un altro morto sul lavoro
Come già accennato, quello di Treviso è soltanto l’ultimo di una serie infinita di incidenti mortali sul lavoro. Soltanto pochi giorni fa, ad esempio, un operaio di 22 anni è morto durante la ristrutturazione di un palazzo: una lastra d’acciaio caduta da un montacarichi gli ha reciso la gola. La lastra d’acciaio sarebbe caduta dalla carrucola che stava sollevando.
Il giovane lavorava in un palazzo in pieno centro, in via Melchiade, a Scafati, in provincia di Salerno. Inutili purtroppo i soccorsi arrivati sul posto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Tenenza di Scafati e del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. L’operaio era al lavoro su un’impalcatura di un palazzo in ristrutturazione. In corso accertamenti sulla esatta posizione lavorativa del giovane.