
È un caso che infiamma anche la politica quello dei due studenti musulmani di terza media di Treviso esentati dallo studio della Divina Commedia di Dante, che potrebbe risultare offensiva per chi abbraccia l’Islam. Sulla decisione, presa dal prof all’insaputa della dirigenza scolastica, si è scatenato un putiferio (a senso unico): tutti contro lo zelo eccessivo dell’insegnante. Appena appresa la notizia, il ministro dell’istruzione Giuseppe Valdidata ha deciso l’invio di ispettori all’istituto trevigiano, il “Felissent”, “per verificare come stanno i fatti. L’esclusione dal programma scolastico di uno dei pilastri della nostra letteratura, per motivi religiosi o culturali, ancora non abbiamo ben capito, è del tutto inammissibile”. E di questo ha parlato anche Mario Giordano in apertura del suo “Fuori dal coro” nella puntata del 29 maggio, andata in onda su Rete4. (Continua a leggere dopo il video)
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Mario Giordano si scaglia contro chi ha preso questa decisione: “Quello che è successo non è soltanto folle ma anche pericoloso perché è un passo in avanti verso la sottomissione. Questo per me significa cancellare Dante nel nome dell’Islam. Stiamo cancellando noi stessi, la nostra storia, i pilastri della nostra civiltà. Abbiamo cominciato con Omero razzista e poi via Shakespeare razzista pure lui. E poi via Mozart che è un nemico dell’Islam. Via Sofocle, Eschilo e Cristoforo Colombo. Adesso è stata l’ora di Dante: via Dante dalla scuola per rispetto dell’Islam. Com’è successo a Treviso dove due studenti sono stati esentati dallo studio della Divina Commedia proprio perché parla di Dio, Inferno e Purgatorio…e mette Maometto all’Inferno…santo cielo!”