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Israele, Gantz ha chiesto elezioni anticipate. Netanyahu: “Un regalo a Hamas”

Pubblicato: 30/05/2024 21:55

Il partito di Benny Gantz, Unità Nazionale, ha presentato una legge per sciogliere la Knesset e indire elezioni anticipate entro ottobre. Tuttavia, questa mossa non andrà avanti perché Gantz, ex generale e rivale di Netanyahu, al momento non ha i numeri necessari per farla approvare in Parlamento. La proposta ha motivazioni politiche urgenti: dopo aver mantenuto per più di un anno un vantaggio nei sondaggi rispetto a Netanyahu, Gantz sta vedendo questo vantaggio svanire rapidamente e cerca di riguadagnare l’attenzione perduta.

Secondo un sondaggio di Canale 12, a dicembre il partito di Gantz avrebbe superato il Likud di Netanyahu con 37 seggi a 18. Ora, la differenza si è ridotta a 25 seggi contro 21. Gantz deve anche creare un’attesa per la sua imminente uscita dal governo d’emergenza formato con Netanyahu dopo il 7 ottobre. L’uscita, prevista teoricamente per l’8 giugno, potrebbe avvenire ancora prima.
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Le critiche interne

Il vice di Gantz, l’ex generale Gadi Eisenkot, ha recentemente criticato Netanyahu, affermando che il primo ministro non ha raggiunto nessuno degli obiettivi annunciati, come la prevenzione dei piani atomici dell’Iran o la pace con l’Arabia Saudita. Questa critica spinge Gantz a mostrarsi più attivo.

Le elezioni anticipate chieste da Gantz arriverebbero prima delle presidenziali americane, un evento cruciale per Netanyahu, che spera nell’elezione di Donald Trump. Il primo ministro israeliano conta sul fatto che Trump risparmierebbe a Israele le critiche dell’amministrazione Biden. Tuttavia, il Likud ha definito la mossa di sciogliere la Knesset un “regalo a Sinwar”, il capo di Hamas nella Striscia di Gaza.

La situazione nella Striscia di Gaza

Nella Striscia di Gaza, dove il numero dei palestinesi uccisi è salito a trentaseimila secondo il ministero della Salute controllato da Hamas, le truppe israeliane dichiarano di avere il pieno controllo del corridoio Philadelphi, un’area strategica per i tunnel di contrabbando tra Gaza e il Sinai egiziano. Israele ha scoperto venti tunnel e ottantadue imboccature sotterranee, sostenendo che Hamas non riuscirà più a ricevere rifornimenti di contrabbando.

Grazie alla pressione dell’Amministrazione Biden, Egitto e Israele hanno trovato un accordo per riaprire il valico di Rafah, permettendo il passaggio di beni essenziali. Il Cairo aveva chiuso il valico il 7 maggio, non volendo apparire complice dell’occupazione militare israeliana, ma una mediazione ha portato alla riapertura.

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