
Una nuova pillola prodotta da Pfizer, chiamata lorlatinib, ha raggiunto risultati senza precedenti nella cura del cancro del polmone non a piccole cellule (NSCLC). Questo farmaco ha dimostrato il più lungo periodo di sopravvivenza senza progressione della malattia, oltre a un miglior controllo e prevenzione delle metastasi cerebrali.
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Circa il 60% dei pazienti trattati con lorlatinib vive senza che la malattia progredisca dopo cinque anni, un risultato notevolmente superiore rispetto all’8% dei pazienti trattati con la terapia standard, crizotinib. Questo tipo di tumore, più raro, colpisce principalmente persone giovani, sotto i 55 anni, spesso non fumatori, e si sviluppa rapidamente.
Lo studio
La ricerca è stata presentata alla conferenza dell’American Society of Clinical Oncology a Chicago. Il dottor Benjamin Solomon, autore principale dello studio, ha dichiarato che la maggior parte dei pazienti che hanno iniziato la terapia con lorlatinib sono ancora in vita e non presentano una progressione della malattia. Lo studio ha coinvolto 296 persone con NSCLC in stadio avanzato, causato da una mutazione del gene ALK, una forma aggressiva del cancro che tende a diffondersi al cervello. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere lorlatinib o crizotinib.
Il dottor David Spigel, direttore scientifico della Società Americana di Oncologia Clinica, ha affermato che si tratta di “un passo avanti davvero importante nella cura del cancro del polmone”. Il professor Charles Swanton del Cancer Research UK ha sottolineato l’importanza di queste ricerche per trovare nuovi modi di trattare il cancro ai polmoni e prolungare la vita dei pazienti.
Il farmaco
Lorlatinib, sviluppato da Pfizer, agisce legandosi alla proteina ALK sulla superficie delle cellule, bloccando la crescita dei tumori e fermando il cancro sul nascere. I pazienti sottoposti a scansioni cerebrali ogni otto settimane hanno mostrato che il farmaco impedisce la diffusione del cancro al cervello e la crescita di tumori cerebrali esistenti.
Debra Montague, presidente dell’Alk Positive Lung Cancer UK, ha dichiarato: “Il cancro del polmone spesso si diffonde al cervello e lorlatinib è molto efficace nel fermare questo fenomeno”. Attualmente, il farmaco è disponibile nel servizio sanitario nazionale solo per un uso limitato nei pazienti che hanno esaurito tutte le altre opzioni terapeutiche, con meno di 100 persone che lo ricevono ogni anno. Tuttavia, i risultati dello studio potrebbero portare a una rivalutazione da parte dell’ente regolatore medico NICE per renderlo un trattamento di prima linea per i pazienti con cancro polmonare ALK-positivo.
Questi risultati promettenti offrono una nuova speranza per i pazienti affetti da questo tipo aggressivo di cancro ai polmoni, segnando un’importante svolta nella lotta contro la malattia.