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Trump parla dopo la condanna: “Viviamo in un Paese fascista. Tutto organizzato da Biden”

Pubblicato: 31/05/2024 17:41

Trump ha risposto per la prima volta alle domande dei giornalisti dopo la recente condanna per 34 capi di accusa relativi al caso del pagamento alla pornostar Stormy Daniels. Nel frattempo, i suoi sostenitori hanno raccolto una cifra record di 34,8 milioni di dollari per coprire le spese legali, dimostrando un notevole sostegno nonostante la decisione della giuria di New York.
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In conferenza stampa, Trump ha affermato che il pagamento a Stormy Daniels non era denaro in nero, ma un accordo di riservatezza. Ha espresso il desiderio di testimoniare in aula, ma ha spiegato che il rischio di essere denunciato per falso, qualora avesse detto qualcosa di leggermente sbagliato, lo ha frenato.

“Vogliono distruggere il Paese”

Trump ha descritto la situazione come un esempio di vivere in uno “Stato fascista”, criticando duramente il sistema giudiziario e definendo il processo iniquo e orchestrato da Biden. Ha sostenuto che, se possono fare questo a lui, possono farlo a chiunque, riferendosi agli accusatori come “gente cattiva, malata”.

L’ex presidente ha continuato a denunciare l’iniquità del processo, sostenendo che non gli è stato concesso un giudizio equo. Ha accusato le forze politiche avversarie di voler distruggere il Paese, utilizzando il suo caso come un esempio di persecuzione politica orchestrata dall’amministrazione Biden.

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