Non andrà in galera, Donald Trump, e la legge non gli impedisce di continuare a correre per la Casa Bianca, anche con una condanna penale per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Tuttavia, il verdetto di Manhattan rappresenta una doppia sconfitta per lui, che potrebbe ostacolare seriamente la sua corsa alla rielezione, nonostante il supporto incondizionato della sua base di fan.
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Trump ha sempre sostenuto di essere innocente, negando qualsiasi relazione con Stormy Daniels. Ha adottato una strategia di difesa basata sulla negazione, sul ritardo dei processi e sull’attacco ai suoi avversari, una tattica imparata dal suo mentore e avvocato storico Roy Cohn. Il nucleo duro dei suoi sostenitori, che ha sviluppato un vero e proprio culto della personalità, continuerà a sostenerlo, ignorando la sentenza e vedendola come un complotto dei liberali per eliminarlo.
Il vero rischio per Trump è la perdita di consensi tra gli elettori moderati e indipendenti, decisivi per vincere la sfida contro Joe Biden. Alcuni sondaggi indicano che questi elettori, pur disposti a votarlo, potrebbero cambiare idea di fronte a una condanna penale. Mandare un criminale alla Casa Bianca è una linea rossa che molti non sono disposti a superare.
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La prossima elezione si deciderà in pochi Stati chiave, dove nel 2020 una manciata di voti ha fatto la differenza. Una condanna potrebbe alienare quel segmento cruciale di elettori necessari per una vittoria. Trump deve migliorare le sue performance rispetto al 2020, attirando gli elettori di Biden. La sentenza potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso, rendendo impossibile la sua rielezione.
Anche se le altre accuse, come aver fomentato l’assalto al Congresso, trafugato documenti segreti e complottato per manipolare le elezioni in Georgia, non andranno a giudizio, la condanna per il caso Stormy Daniels potrebbe bastare. I suoi sostenitori non danno peso a queste accuse, ma gli elettori incerti dovranno confrontarsi con la sua colpevolezza penale.
La seconda sconfitta per Trump è altrettanto significativa: indebolisce la strategia elettorale che ha adottato. Trump accusa il sistema di essere truccato contro di lui, presentandosi come vittima di una caccia alle streghe. “Sarò la vostra vendetta”, ha spesso detto, chiedendo supporto per combattere il complotto contro di lui. Tuttavia, la condanna smonta questa narrazione, dimostrando che l’incriminazione non era una trappola ma fondata su basi giuridiche solide.
Questo mina la sua capacità di dipingersi come vittima, una linea retorica che non potrà più utilizzare con la stessa efficacia. I suoi sostenitori più fedeli continueranno a credergli, ma conquistare gli elettori più incerti diventerà una sfida maggiore. Anche se non è detto che questa sconfitta sia definitiva, minaccia seriamente le sue possibilità di vittoria alle prossime elezioni.