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Ragazzi travolti dal fiume, la procura apre un fascicolo: “I soccorsi non hanno funzionato”

Pubblicato: 02/06/2024 12:13

La tranquilla comunità di Orsaria di Premariacco (Udine) è stata scossa da una tragedia nelle acque del fiume Natisone. Nella mattinata di ieri, domenica 2 giugno, sono stati ritrovati, uno a 700 metri e l’altro a 1000 metri a valle, i corpi di due dei tre ragazzi scomparsi dopo essere stati travolti dalla piena del fiume, verificatasi venerdì intorno alle 13.30 sotto il ponte Romano. I corpi trovati sono delle due ragazze: Bianca Doros e Patrizia Cormos. Cristian Casian Molnar, il 25enne di origine romene amico delle due giovani, risulta ancora disperso.

Nel frattempo Nello Musumeci, ha annunciato di aver chiesto, al prefetto di Udine, Domenico Lione, una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l’allarme. La Procura starebbe già acquisendo i tabulati relativi alle richieste di aiuto. Dopo la tragedia, sorgono i primi dubbi. Si è fatto abbastanza per soccorrerli?
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Come sono morte

La morte è sopraggiunta quasi immediatamente.
Secondo alcuni esperti, è probabile che le due ragazze siano decedute pochi istanti dopo essere passate sotto il ponte, momento in cui sono scomparse alla vista. Spinte dalla forza impetuosa delle acque, i corpi, forse già privi di vita a causa della temperatura molto bassa dell’acqua, sono finiti in una cavità o impigliati nella vegetazione. Ora, con il livello delle acque molto più basso e praticamente tornato alla normalità, i corpi sono riaffiorati. I familiari delle vittime sono stati immediatamente informati.

Le ricerche, condotte dalle squadre dei vigili del fuoco e della Protezione civile, erano riprese all’alba del terzo giorno di seguito e hanno portato al rinvenimento dei corpi nella zona a valle della spiaggetta dove i ragazzi erano stati travolti. I corpi sono stati trovati lungo le sponde del fiume, a una distanza compresa tra i 700 e i 1000 metri, in località Paderno. Uno dei corpi è già stato recuperato, mentre per l’altro le operazioni sono ancora in corso.

Cosa è successo

Secondo le testimonianze e le informazioni raccolte, i tre giovani amici si erano recati presso il fiume Natisone per trascorrere un pomeriggio insieme. Tuttavia, la piena del fiume, probabilmente causata da recenti piogge abbondanti, ha sorpreso il gruppo, trascinandoli via sotto il ponte Romano. La forza delle acque ha reso impossibile ogni tentativo di salvataggio immediato.

Le operazioni di ricerca sono state particolarmente difficili a causa della corrente forte e delle condizioni meteorologiche avverse. Nonostante ciò, le squadre di soccorso hanno continuato instancabilmente il loro lavoro, sperando fino all’ultimo di poter trovare i ragazzi vivi.

L’intera comunità di Orsaria e dei paesi limitrofi si è stretta attorno alle famiglie dei giovani dispersi, offrendo supporto e solidarietà. La tragedia ha toccato profondamente tutti, evidenziando ancora una volta l’imprevedibilità e la forza della natura.

Il fascicolo della Procura

Il fascicolo, senza indagati, mira solo a fare chiarezza tra i vari enti deputati istituzionalmente ai soccorsi, ed è stato aperto un dibattito per
eventualmente miglioramenti sui protocolli. Il ministro Musumeci due giorni fa aveva già postato sul proprio profilo Facebook un messaggio in cui annunciava che avrebbe chiesto al prefetto “una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l’allarme”. Si discute, ad esempio, se invece di attivare l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco, di stanza all’aeroporto Marco Polo di Venezia, non sarebbe stato più opportuno far alzare in volo l’elicottero sanitario della Sores Fvg, con tecnico del Soccorso alpino a bordo, operativo da Campoformido (Udine), che dista soltanto una manciata di minuti di volo da Premariacco. 

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Ultimo Aggiornamento: 03/06/2024 15:30

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