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Simone Borgese, il dubbio degli inquirenti: “Stupratore seriale”, indagini in cinque quartieri di Roma

Pubblicato: 08/06/2024 11:52
Simone Borgese stupratore seriale

Simone Borgese è il romano di 39 anni, attualmente agli arresti domiciliari per la violenza sessuale compiuta su una studentessa di 22 anni, adescata con una scusa ad una fermata dell’autobus della Capitale. Le indagini intanto proseguono per verificare se l’ex cameriere ed ex operaio, che è anche padre di una adolescente ed è già stato condannato in due occasioni precedenti per lo stesso reato, abbia aggredito altre donne dal giorno della sua scarcerazione, avvenuta nel novembre 2021. Il dubbio degli inquirenti è che possa essere uno “stupratore seriale”.
Leggi anche: Simone Borgese, potrebbero esserci altre vittime: l’ipotesi agghiacciante

Tutti i sospetti degli investigatori su Simone Borgese

Da quanto si apprende, infatti, il gip Maddalena Cipriani ha il forte sospetto che possano esserci altre donne vittime di Simone Borgese. Nella sua ordinanza, la Cipriani ha stabilito che la detenzione domiciliare dell’uomo è adeguata per prevenire la recidiva, anche senza il ricorso all’uso del braccialetto elettronico.

Come appena accennato, Simone Borgese è già stato condannato per aver violentato una tassista nel 2015 e molestato una 17enne l’anno precedente. L’ipotesi degli inquirenti è che il suo possa essere un comportamento da stupratore seriale, e che abbia agito in cinque quartieri di Roma: Magliana, Portuense, Villa Bonelli, Ponte Galeria e Piana del Sole, dove lui stesso abita e la sua compagna lavora come barista.

Per questo sono al vaglio tutte le denunce di violenze e molestie sessuali commesse negli ultimi 31 mesi a Roma. Sono due in particolare gli episodi che destano ulteriori sospetti su di lui. Ma la prova che potrebbe incastrarlo definitivamente è quella del Dna che potrebbe essere confrontato con profili genetici raccolti in altri casi di violenza sessuale non risolti.

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