
Ha strepitato, si è battuto, urlato ai trasgressori civici, inseguito i renitenti al lock down, si è difeso pure dagli attacchi interni – il suo Comune, Bari, è sotto indagine addirittura per mafia – e lui ha pianto, come lacrime nella pioggia davanti ai bastioni di San Nicola. Lui è Antonio Decaro, ex sindaco oggi il più votato eurodeputato del PD, oltre mezzo milione di voti, quanto Vannacci nella Lega. Lui non beve la Decima Birra, magari solo una Raffo, la birra pugliese, insieme alla focaccia, patrimonio dell’umanità, del panificio S.Rita a Bari Vecchia.
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Antonio a Bari lo conoscono tutti e gli vogliono bene: è uno autentico, uno di loro, del popolo, come dice Giorgia. Non solo ha fatto, e bene, il Sindaco ma è stato presidente energico dell’Anci. Insieme a Bonaccini, a Gori che ha preso pure lui un botto di preferenze, a Zingaretti sono il Dream team del PD glocal, localistico, territoriale, lontano da suggestioni alla Strada o Tarquinio. È un partito duale, bipolare se vogliamo, il PD, e Votantonio ne rappresenta una delle due anime. È il probabile difensore del modello Puglia nel dopo Emiliano, nonostante lui. Qualcuno dice che sia populista, come Vannacci, ma i pugliesi, a causa di quel Tavoliere, sono miti e laboriosi. Lui è solo popolare, come dovrebbero, dall’alto della loro supponenza, imparare molti altri.