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Cristina travolta e uccisa da uno yatch: “Ecco la barca killer e chi la guidava”

Pubblicato: 11/06/2024 15:48

È indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso il proprietario dell’imbarcazione che la scorsa domenica avrebbe travolto e ucciso Cristina Frazzica. La 31enne si trovava in un kayak davanti alla costa di Posillipo, nel Golfo di Napoli, quando è stata colpita dal passaggio di uno yacht che ha proseguito la navigazione. Gli inquirenti oggi 11 giugno avevano messo sotto sequestro tre imbarcazioni, che sarebbero passate dalla zona in cui si trovava la ragazza al momento dell’incidente. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sicurezza di Villa Rosebery, la residenza napoletana del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo scontro è avvenuto infatti non lontano dal tratto di cosa sul quale affaccia la storica villa ma le immagini non erano abbastanza nitide da individuare immediatamente il natante.
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L’uomo indagato sarebbe un noto avvocato napoletano. L’uomo è stato sottoposto a interrogatorio. L’indagato sarebbe stato colui che ha dato soccorso al superstite, l’avvocato Vincenzo Leone, l’amico che si trovava assieme alla vittima. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo al timone di un cabinato di 18 metri si sarebbe allontanato dopo aver causato l’incidente. Ancora non è chiaro se lo abbia fatto in modo consapevole o meno. Dopo però è tornato indietro. Il kayak con Leone e Frazzica si trovava ad almeno cento metri dalla costa a picco sul mare e a 200 metri dalle spiagge, come previsto dalle norme. La barca che li ha travolti però non avrebbe rispettato le distanze di rispetto previste dalla legge.

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Cristina Frazzica, nata a Taurianova, Reggio Calabria, figlia di emigrati trasferitisi a Voghera, era una ricercatrice stimata. La sua ultima foto sui social, scattata poco prima della tragedia, ora è un triste ricordo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery hanno fornito elementi utili, ma non sufficienti per un’identificazione certa. Sul corpo di Cristina sarà effettuata l’autopsia e verrà condotta una perizia sulla canoa travolta.

I genitori della vittima, giunti dalla Lombardia, hanno incontrato gli inquirenti a Napoli. L’amministrazione comunale di Taurianova ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia di Cristina, sottolineando lo sgomento e l’apprensione che la tragedia ha suscitato in tutta Italia.

“La tragedia ha suscitato sgomento in tutta Italia,” si legge nella nota del comune, “e tuttora, grande è l’apprensione per le ricerche ancora in corso per individuare i responsabili del sinistro.” Cristina e la sua sorella gemella erano nate a Taurianova, dove i genitori, Angela e Luigi, erano tornati appositamente per il lieto evento.

Gli amministratori di Taurianova hanno dichiarato: “Ci facciamo rappresentanti di un sentimento diffuso nella nostra comunità. Vogliamo che si faccia piena luce sulla tragedia per dare verità e giustizia. Vedere spezzata così una giovane vita provoca un moto di rigetto, e vogliamo offrire la nostra solidarietà più totale alla famiglia e a quanti la piangono, in Lombardia come nella stessa Taurianova.”

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Ultimo Aggiornamento: 13/06/2024 14:49

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