
Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, ha dichiarato che la morte di migliaia di civili palestinesi dal 7 ottobre è stata un “sacrificio necessario”. Questa affermazione, riportata dal Wall Street Journal, sottolinea l’intransigenza del gruppo nel proseguire il conflitto, nonostante le gravi perdite umane e le sofferenze della popolazione civile.
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La situazione a Gaza
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha confermato la morte di quattro soldati nel sud di Gaza, una zona che è stata teatro di intensi combattimenti. Le operazioni militari israeliane nella Striscia mirano a neutralizzare le capacità di Hamas, ma il prezzo in vite umane continua a crescere da entrambe le parti.
Sul fronte diplomatico, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti che sostiene il piano di cessate il fuoco annunciato dal presidente Joe Biden. La risoluzione invita Hamas ad accettare il cessate il fuoco, promettendo che gli Stati Uniti aiuteranno a garantire che Israele rispetti i propri obblighi internazionali. Hamas ha accolto con favore la risoluzione, mentre il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ha definito il documento “un passo nella giusta direzione”.
Tuttavia, nonostante questi sforzi per trovare una soluzione diplomatica, la situazione sul campo rimane estremamente tesa. Fonti israeliane hanno riferito al New York Times che i leader di Hamas hanno dato istruzioni ai loro combattenti di sparare agli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza se ritengono che le forze israeliane stiano per raggiungerli. Questo aggiunge ulteriore complessità e rischio agli sforzi per liberare gli ostaggi e porre fine alle ostilità.
Il conflitto ha anche causato scosse politiche significative all’interno del governo israeliano. Il partito Unità Nazionale, guidato da Benny Gantz, ha annunciato la sua uscita dal governo, accusando il primo ministro Benjamin Netanyahu di mettere le sue convenienze politiche al di sopra dell’interesse nazionale. Gantz ha criticato duramente Netanyahu, sostenendo che le sue decisioni stanno impedendo a Israele di ottenere una “vera vittoria” nel conflitto con Gaza.