
Gallarate dice addio a Paolo Carù, storico titolare di “Carù Dischi”, il celebre negozio di vinili in piazza Giuseppe Garibaldi. È stato trovato morto questa mattina, venerdì 14 giugno, nella sua abitazione in centro. A farne la terribile scoperta i suoi collaboratori che, non avendolo visto dietro al suo bancone come tutti i giorni si sono preoccupati. Carù aveva 77 anni e la sua è stata una vita spesa in nome della musica. Sul posto, come da prassi, sono arrivati i soccorsi ma fin da subito è apparso chiaro che non ci fosse più nulla da fare. Per agevolare i soccorsi via Postporta è stata chiusa al traffico.
Un riconoscimento del suo valore era arrivato anche fuori dai confini nazionali, anni fa infatti il quotidiano inglese the Guardian aveva inserito l’attività nell’elenco delle dieci più autorevoli sul pianeta per quanto riguarda la vendita di dischi in vinile. Con Paolo Carù scompare un grande collezionista e divulgatore, grande animatore culturale.
Leggi anche: Musica in lutto, addio a Françoise Hardy, grande cantante e icona pop
Il suo nome era legato anche a due importanti riviste che aveva fondato, Mucchio selvaggio e Buscadero. “Esprimo il mio più profondo cordoglio per la scomparsa di Paolo Carù, figura conosciuta della cultura musicale a Gallarate e in tutta la provincia di Varese” dice l’assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso. “La sua passione per la musica ha arricchito la vita di moltissimi, facendo del suo negozio un punto di riferimento per gli appassionati di vinili non solo italiani ma da tutto il mondo. Con Carù perdiamo “l’uomo della musica”, un vero animatore culturale, il cui impegno e dedizione hanno lasciato un segno indelebile nel territorio”.
“La morte di Paolo Carù è una grave perdita per tutta Gallarate” commenta il sindaco Andrea Cassani.
Oltre al lato pubblico, quello del grande esperto di musica ed editore del Buscadero, nonché quello del mitico negoziante di dischi, negli ultimi mesi ho potuto apprezzare anche il lato umano da quando per i problemi della salute della moglie i rapporti sono diventati necessariamente più assidui. Era legatissimo alla moglie Anna e quel distacco necessario, per la salute di lei, lo aveva messo a dura prova. Ora questa tragedia ci lascia di stucco ed è una grave perdita per la famiglia, per la città e per tutti gli appassionati di musica”.