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Gianni Morandi, la confessione dei figli Marco e Marianna: “Siamo stati in terapia per colpa del nostro cognome”

Pubblicato: 17/06/2024 14:11

I figli di Gianni Morandi confessano. “Siamo finiti in analisi per colpa del nostro cognome, perché sì, siamo privilegiati. Ma papà con noi era severissimo”. I figli del cantante bolognese hanno rivelato retroscena a tinte forti sul loro papà, soprattutto Marco e Marianna.
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Una storia di assenze e di severità

Marco e Marianna Morandi, che hanno rispettivamente cinquanta e cinquantacinque anni,
si definiscono, oggi, persone affettivamente stabili e “risolte”, ma sono passati attraverso molte sofferenze per il loro pesantissimo cognome. Sono fieri di essere cresciuti con una figura paterna, quella dell'”eterno ragazzo” Gianni Morandi, autorevole, ma anche amorevole.

I due figli del “giovane di Monghidoro”, non rimproverano nulla al loro papà, anche se con loro è stato particolarmente severo. Nell’intervista al Corriere della sera, Marco e Marianna Morandi raccontano alcuni lati nascosti di Gianni Morandi che per loro era semplicemente “papà”.

Gianni era un padre spesso assente e comunque molto severo con loro. Soltanto con l’età ne hanno apprezzato l’operato nei loro confronti, anche se hanno avuto bisogno di ricorrere alla psicoterapia.

Gianni Morandi ossessionato dalla disciplina

Marianna Morandi e Marco Morandi sono andati in analisi perché essere figli di Gianni Morandi vuol dire non commettere mai uno sbaglio. “Il nostro problema è che non potevamo mai sbagliare, eravamo ‘i figli di’, sempre con lo sguardo degli altri puntato addosso, da come ci vestivamo a come ci comportavamo”. È Marco a rompere il ghiaccio parlando anche della loro madre, la prima moglie di Gianni, Laura Efrikian: “Mamma era più da mani. A papà bastava guardarci in silenzio e ci passava subito la voglia…”.

Papà Gianni era molto severo, dunque, e teneva molto alla disciplina e al rigore. Marianna ricorda quando ha annunciato al papà di voler fare l’attrice. “Non era severo, di più! Mi ripeteva: se vuoi fare qualcosa, devi essere la numero 1. Vuoi cantare? Devi essere come Liza Minnelli. Vuoi fare l’attrice? Allora come Monica Vitti, che peraltro al mare da mia madre in Sardegna mi diceva sempre che dovevo fare l’attrice comica. Capisce perché a un certo punto mi sono tirata fuori?”.

“Con mia figlia non farei così”

E a un certo punto, Marianna decise di rinunciare a recitare per fare solo la mamma, scelta che Gianni disapprovò sin da subito: “E aveva ragione. Anche mia madre e mio fratello non erano d’accordo. Io però ho scelto, non ho rinunciato: volevo farlo. Però, se avessi una figlia femmina non le suggerirei di fare così”.

Un uomo severo, ma con l’arrivo di Pietro (26), figlio nato dall’amore di Gianni con Anna Dan, il cantante si è molto ammorbidito, come hanno rivelato i figli maggiori.

Avere un cognome importante è una fortuna, ti consente di avere molte possibilità aperte, ma la pressione e il paragone sono all’ordine del giorno: “Per il mio lavoro, purtroppo, è stato un continuo paragone. Ma se devo fare un bilancio, siamo in pari. Partiamo comunque da un grande privilegio”, ha concluso Marco Morandi.

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