
La frana in Val Badia, precisamente a Longiarù, in Trentino-Alto Adige, ha costretto all’evacuazione di 56 case e ha lasciato 146 persone senza tetto (si spera temporaneamente). Questo smottamento è il risultato delle intense piogge degli ultimi giorni, che hanno causato il movimento del torrente Seres a Campill, nel Comune di San Martino in Badia. La frazione di Longiarù è stata la più colpita.
Leggi anche: Abbandona la mamma invalida senza cibo né acqua per andare in vacanza: anziana morta di stenti
Dettagli della frana
Il geologo provinciale Volkmar Mair ha spiegato che i detriti hanno deviato il torrente principale e ora stanno scivolando verso valle a una velocità di 100 metri all’ora, con la frana che attualmente misura circa 800 metri di lunghezza. Al momento, dieci escavatori e sei camion sono impiegati per cercare di riportare la situazione alla normalità. I vigili del fuoco volontari, gli operai dell’Ufficio Sistemazione bacini Montani, le autorità forestali e i geologi provinciali sono impegnati nei lavori. Un argine di deviazione è stato creato lungo una strada forestale che conduce al paese per mantenere il materiale nel flusso principale.
Leggi anche: Maxi incendio alla discarica, enorme rischio di intossicazione: “Tenete chiuse le finestre” (VIDEO)
Sandro Gius, direttore dell’Ufficio Sistemazione bacini montani Est, ha riferito che gli operai, sotto la guida del caposquadra Tobias Obwegs, hanno lavorato anche durante la notte con l’ausilio dei 10 escavatori per rimuovere il materiale fangoso.
Supporto e monitoraggio
Il presidente della Provincia e assessore alla Protezione civile, Arno Kompatscher, è in costante contatto con i servizi di emergenza e ha promesso ulteriore supporto in caso di necessità. La Provincia di Bolzano ha aggiornato la situazione tramite la sua pagina ufficiale sui social media, assicurando che tutte le misure necessarie verranno adottate per affrontare l’emergenza.