
Fadi Jihad Muhammad al-Wadiya è stato ucciso il 25 giugno da un attacco di droni lanciato dall’esercito israeliano sulla città di Gaza. Secondo l’Idf si trattava di un militante della Jihad islamica, ma Medici Senza Frontiere l’ha invece identificato come un dottore membro del suo staff. Il post indignato dell’associazione umanitaria fa esplodere la polemica social.
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Il post di Medici Senza Frontiere
“Il nostro collega Fadi al-Wadiya è stato ucciso questa mattina da un attacco nel nord di Gaza, mentre stava andando al lavoro in una clinica di Medici Senza Frontiere in bicicletta dove dava assistenza, si legge in un post pubblicato su Facebook da MSF insieme ad una fotografia del dottore. “Siamo indignati e condanniamo fermamente l’uccisione del nostro collega”, aggiunge MSF ricordando che si tratta del uso sesto dipendente ammazzato nella Striscia dal 7 ottobre scorso.
⚫️#Gaza
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) June 25, 2024
L'attacco ha ucciso altre 5 persone tra cui 3 bambini. pic.twitter.com/ckGMs7rnpL
Ma l’esercito di Israele non la pensa esattamente così. “Controllate sempre per vedere chi state assumendo. – questa la replica durissima dell’Idf – Il vostro collega è stato un importante terrorista. Ha portato avanti il sistema missilistico dell’organizzazione terroristica ed era noto anche per mettere in pericolo la vita dei civili. È solo un altro caso di terroristi che a Gaza sfruttano la popolazione civile come scudi umani”.
Inevitabile l’ennesima furiosa polemica sui social, considerato anche che a livello politico tutto tace. La maggioranza degli utenti è convinta che Medici Senza Frontiere non stia mentendo e che Fadi fosse davvero un dottore.