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Norme Ue, il tappo attaccato alla bottiglia obbligatorio dal 3 luglio. Salvini: “Surreale”

Pubblicato: 28/06/2024 17:12

A partire dal 3 luglio, nei mercati dell’Unione europea sarà obbligatorio vendere bottiglie di plastica con il tappo che rimane attaccato al contenitore. Questa misura, parte della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019, mira a ridurre l’inquinamento ambientale causato dai tappi di plastica dispersi. La norma si applica a bottiglie di plastica e imballaggi compositi come cartoni del latte e del succo di frutta, ma esclude i contenitori in vetro. Il disappunto di Salvini: “Eco-norme surreali”.
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Le nuove regole

La direttiva del 2019 aveva già vietato dal 2021 l’immissione in commercio di diversi prodotti in plastica monouso, tra cui piatti, posate, cannucce e cotton fioc. Ora, con l’entrata in vigore dei nuovi requisiti di progettazione, i tappi dovranno essere progettati per rimanere attaccati ai contenitori per prevenire la loro dispersione nell’ambiente, un problema significativo sulle spiagge europee.

La posizione di Salvini

Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso la sua opposizione alla nuova norma sui social media. «Eco-norme surreali volute da Bruxelles? No, grazie. Sì al buonsenso! Per PIÙ ITALIA e meno Europa, scegli la Lega», ha scritto Salvini. La sua critica, tuttavia, si scontra con il fatto che l’Italia aveva approvato la direttiva durante il suo governo nel 2019, e i voti della Lega avevano contribuito alla sua adozione.

La presa di posizione di Salvini sottolinea un contrasto politico significativo. Da un lato, il rispetto degli impegni europei presi dal suo stesso governo; dall’altro, la retorica di opposizione alle normative europee che caratterizza il messaggio politico della Lega. Questo episodio evidenzia la complessità del rapporto tra politiche ambientali comunitarie e interessi nazionali, tema spesso al centro del dibattito politico italiano.

Impatti e aspettative

La nuova normativa punta a ridurre la quantità di plastica dispersa nell’ambiente, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea. Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove regole, un processo che comporterà costi ma anche opportunità di innovazione. I cittadini, nel frattempo, saranno chiamati a modificare le loro abitudini di consumo, contribuendo alla tutela dell’ambiente.

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