
Una partita bella, bellissima. Viva fino all’ultimo. Una sorta di finale anticipata, quella tra Spagna e Germania, tra le formazioni più in forma di questo Euro 2024. E che alla fine, in una lotteria di rovesciamenti di fronte, errori e occasioni, ha premiato gli iberici. Un dramma sportivo, quello vissuto dai padroni di casa, eliminati da un gol di Merino a pochi istanti dai calci di rigore. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1 con i gol di Dani Olmo e Wirtz. Le Furie Rosse, che attendono la vincente di Portogallo-Francia, si candidano ora al ruolo di protagoniste assolute della competizione.
Pronti via e la Spagna ha subito cercato di far valere il suo altissimo tecnico, con scambi stretti e ripartenze veloci alla prima occasioni. Proprio da uno strappo di Olmo, al 14′, è nata una punizione dal limite spedita fuori di un soffio da Yamal. I tedeschi, storditi dall’inizio a ritmo elevato della Roja, hanno faticato a trovare le distanze, iniziando però piano piano a mangiare campo e costringendo Simon alla prima parata, su Havertz, al 39′. Tanti falli, match molto spezzettato, 0-0 all’intervallo con la Spagna costretta a rinunciare a uno dei suoi uomini più in forma, Rodri, per un infortunio patito dopo pochi minuti.
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Il gol che ha spaccato gli equilibri è arrivato subito, a inizio ripresa. Minuto 51: fuga di Yamal, imprendibile, e palla al centro dalla destra per Dani Olmo. Praticamente un rigore in movimento, con il pallone finito alla destra di Neur, in fondo al sacco, imparabile. I tedeschi hanno capito che era obbligatorio giocarsi il tutto per tutto, con gli ingressi di Mittelstädt e Fullkrug. Su Havertz, bravissimo a liberarsi e calciare col sinistro, Carvajal ha compiuto un vero e proprio miracolo, mentre Fullkrug è stato fermato dal palo dopo una girata da vero centravanti in area di rigore. Unai Simon, portiere spagnolo, ha rischiato di combinarla grossa con un’uscita non punita da Havertz. Ma proprio quando la Germania sembrava destinata all’eliminazione, con il cronometro arrivato al minuto 90′, ecco il pareggio: stacco di testa di Kimmich che rimette in mezzo un pallone insidioso, spunta il sinistro di Wirtz ed è 1-1. Con i tedeschi che, addirittura, hanno la palla della vittoria a un secondo dal triplice fischio: l’eterno Muller, entrato a gara in corso, calcia di destro in area e non trova la porta.
Il primo tempo supplementare è filato via senza grosse emozioni, con un finale però a dir poco scoppiettante. A 2′ dal duplice fischio, gran tiro da fuori di Oyarzabal sfilato di poco a lato della porta di Neur. Sul rovesciamento di fronte, Muller va via sulla sinistra e serve Wirtz, che a sua volta sbaglia la mira di pochissimo. Brivido a inizio secondo tempo supplementare: tiro dal limite di Musiala, la palla sbatte contro la mano di Cucurella, l’arbitro Taylor dice niente rigore nonostante le proteste tedesche. La Stuttgart Arena nel finale diventa una bolgia, con le due squadre però stanchissime. La chance, la Germania, se la crea al 115′ di un match infinito: testa di Fullkrug, in tuffo, e grandissimo riflesso di Simon. E un paio di minuti dopo, come da regola del calcio, la doccia gelata. Merino, di mestiere mediano e subentrato a Fabian Ruiz, si inserisce in area e colpisce di testa su crosso di Olmo, freddando Neuer. All’ultimo respiro, nel recupero, testa di Fullkrug e palla fuori per centimetri. Delusione fortissima, per i tedeschi, costretti a tornare a casa dopo una partita giocata sempre a testa alta. La Spagna, però, si è dimostrata magari non più forte, ma decisamente cinica.