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Vaccini, la Lega presenta un emendamento per cancellare l’obbligo per i minori

Pubblicato: 06/07/2024 18:40

La Lega torna alla carica sui vaccini, in particolare tuonando contro l’obbligo per i bambini. Il blitz del Carroccio è in un emendamento al decreto legge sulle liste d’attesa, che ha come primo firmatario il senatore Claudio Borghi e che sarà sottoposto all’esame di palazzo Madama. Gli esponenti della Lega chiedono, per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati, che i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella siano non più «obbligatori», ma solo «raccomandati». Al momento, i vaccini obbligatori per legge sono dieci (aggiungendo ai primi anche quelli contro poliomelite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e l’Haemophilus influenzae di tipo B). Per la Lega quest’ultimi dovrebbero quindi rimanere obbligatori, per un totale di sei invece di dieci.
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«Siamo l’unico paese in Europa, forse con la Francia, ad avere 10 vaccinazioni obbligatorie per i bambini», ha commentato il senatore leghista Borghi. «La legge Lorenzin era una sperimentazione e non mi sembra che i risultati ci siano, la pertosse, ad esempio, ricomincia. Non sono io ma è la letteratura scientifica che dice che l’obbligo è un sistema per creare rifiuto non per aumentare la copertura. Sarebbe il caso di prendere atto che le cose non funzionano e dire che non si scherza con il costringere la gente, soprattutto i bambini, a fare trattamenti sanitari per legge, condizionando l’accesso a scuola. Non convinci chi è contrario, con l’obbligo chiedi solo rabbia, rifiuto, violenza e discriminazione».

Nella proposta è contenuta anche la richiesta che i bambini non vaccinati per quelle malattie possano essere iscritti a tutte le scuole per l’infanzia, comprese le private non paritarie, quindi separando di fatto l’iscrizione agli istituti dai vaccini. A criticare l’iniziativa è stato il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, che attacca l’emendamento definendolo una sciocchezza. «Avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario, sia in quello economico e sociale. Responsabilità della politica è invece quella di rinnovare ogni giorno la fiducia nei confronti della ricerca medica. Mettere in dubbio la fiducia nella ricerca è da irresponsabili».

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Ultimo Aggiornamento: 07/07/2024 12:10

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