Vai al contenuto

Giovanni Sala morto davanti alla sede Sky a Milano: le terribili immagini del pestaggio dei vigilanti

Pubblicato: 08/07/2024 16:55

 È la notte tra il 19 e il 20 agosto del 2023 poco dopo la mezzanotte. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza riprendono gli ultimi minuti di vita di Giovanni Sala, il ragazzo di 34 anni morto fuori dalla sede di Sky dopo essere stato bloccato da due vigilanti. Un anno di indagini oggi restituisce un quadro differente da quello che aveva portato la procura a ipotizzare un omicidio colposo. Giovanni Sala, 34 anni, originario di Palermo ma residente in provincia di Varese, era noto per avere problemi di tossicodipendenza e frequentava spesso il “boschetto di Rogoredo”, noto punto di spaccio di eroina e cocaina. La notte dell’incidente, alterato da alcol e droga, ha tentato ripetutamente di entrare dal cancello degli studi di Sky. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso i tentativi del ragazzo e l’intervento dei vigilanti che lo hanno respinto più volte.
Leggi anche: Filippo Turetta, la difesa non chiede la perizia psichiatrica: “Va direttamente a processo”

Dopo i tentativi iniziali, i vigilanti lo hanno bloccato e sbattuto a terra. Le immagini mostrano che per circa sette minuti Sala è stato a terra con un ginocchio sulla schiena. Questo immobilizzamento ha portato Sala a smettere di respirare, e i tentativi di rianimazione successivi sono stati inutili. Quando l’ambulanza è arrivata, per il 34enne non c’era più nulla da fare. La procura ha ordinato una trascrizione delle telefonate effettuate dai vigilanti alla polizia e ai soccorsi, nonché una copia dei messaggi nei loro cellulari, per chiarire le circostanze dell’incidente. Gli investigatori stanno cercando di determinare quale sia stata la causa ultima della morte di Sala. In particolare, stanno valutando l’influenza dell’aggressione a pugni, che ha lasciato evidenti lividi sul viso del ragazzo, e la manovra di contenimento prolungata.

La difesa e l’accusa si concentreranno sui limiti della legittima difesa e sull’appropriatezza delle azioni dei vigilanti. La procura, guidata dal pm Alessandro Gobbis, sostiene che i vigilanti avrebbero dovuto limitarsi a chiamare le forze dell’ordine senza intervenire fisicamente. Le manovre per atterrare Sala e i pugni sferrati non rientrerebbero nelle loro funzioni.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure