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Pesaro, ristorante assaltato da milioni di cavallette, il proprietario: “Sono stato lasciato solo”

Pubblicato: 10/07/2024 09:35

Qualcuno potrebbe pensare a una delle dieci piaghe d’Egitto, ma ciò che è accaduto lo scorso weekend (6 e 7 luglio) nei pressi di Naro, frazione di Cagli, in provincia di Pesaro, ha tutta l’aria di un evento biblico. L’Hostaria del Vigno è stata letteralmente assalita da milioni di cavallette, creando una situazione che il titolare Gianluca Rossi non dimenticherà facilmente.
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Erano milioni, provo a dire anche 10 milioni,” ha raccontato Rossi a Tgcom24. “Mi sono ritrovato al centro della transumanza di questi insetti, che dove passano lasciano terra bruciata.” Una descrizione che rende bene l’idea del disastro naturale che ha colpito il ristorante e i suoi dintorni.

“Danni incalcolabili, sono stato lasciato solo”

La presenza massiccia delle cavallette ha costretto i camerieri a rinunciare a servire i piatti all’esterno, un colpo durissimo in una stagione in cui i ristoranti guadagnano di più grazie alla bella stagione. Gli incassi sono letteralmente andati in fumo. Ma non è tutto: i danni materiali causati dagli insetti sono ingenti. “Hanno divorato tutto: salvia, bietole, cicoria, zucchine, peperoni, melanzane. Solo il rosmarino è stato risparmiato,” lamenta il gestore, riferendosi al suo orto e alle siepi della recinzione che circonda il locale.

Mi hanno lasciato solo,” continua Rossi, evidenziando l’inefficienza delle autorità locali. “Ho chiamato Usl e vigili del fuoco, ma mi rispondevano che non competeva loro. Da cittadino avrei dovuto contattare una ditta privata per la disinfestazione, ma chi ha permesso la schiusa delle uova? Così ho lanciato l’allarme sulla stampa.”

Le possibili soluzioni, come il ritorno della Faraona

Nel frattempo, le cavallette sono in parte andate via, ma l’attività dell’Hostaria del Vigno procede solo con i tavoli all’interno, dato che qualche insetto è ancora presente. Il Centro Studi di Agrea, specializzato in consulenza agricola, ha suggerito una soluzione innovativa: la reintroduzione della gallina faraona nei terreni infestati. “Questi uccelli, con il loro instancabile ‘pascolare’, si alimentano del parassita, contribuendo a ridurne la presenza,” si legge in un comunicato diffuso sui social.

Ma da dove sono arrivate queste cavallette? Il Consorzio Fitosanitario chiarisce che le infestazioni di cavallette sono fenomeni ciclici in alcune zone collinari dell’Emilia Romagna. Già a metà degli anni ’80, numerosi comuni delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena avevano registrato simili pullulazioni con gravi danni alle colture.

L’invasione delle cavallette ha lasciato un segno profondo a Naro e nell’animo di Gianluca Rossi. La speranza è che le autorità possano intervenire in futuro per prevenire tali calamità e che soluzioni come quella delle galline faraone possano mitigare il problema. Nel frattempo, l’Hostaria del Vigno cerca di risollevarsi, con la determinazione di chi non vuole arrendersi davanti a un’invasione che sembra uscita dalle pagine di un antico testo biblico.

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