
Bloccati per ore su un treno senza aria condizionata in un caldissimo pomeriggio estivo, 350 passeggeri hanno vissuto un’esperienza da incubo vicino a Grosseto. Il treno si è fermato intorno alle 16 a causa di un guasto, e solo alle 20 ha potuto riprendere il viaggio. L’incidente è stato reso noto su Facebook dal sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha spiegato come RFI stesse inviando un altro treno per trasbordare i passeggeri.
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“Dalle 16 di questo pomeriggio un treno ad alta velocità è fermo per un problema tecnico tra Braccagni e Giuncarico. A bordo ci sono circa 350 persone tra passeggeri e personale. È attivo il servizio di Protezione Civile comunale, e sono state coinvolte associazioni locali di volontariato come Misericordia e Croce Rossa,” ha scritto il sindaco in un primo post alle 19. Ha aggiunto che a breve sarebbe stata fornita acqua a tutti i presenti a bordo e che sul posto erano già arrivate un’ambulanza e i Vigili del fuoco. “Pare manchi l’aria condizionata,” ha sottolineato.
Caldo soffocante e assenza di aria condizionata
In un aggiornamento successivo, il sindaco ha spiegato che RFI stava facendo arrivare un treno Intercity per trasferire tutti i passeggeri dal treno ad alta velocità bloccato alla stazione più vicina, Braccagni. Una volta lì, sarebbe stato elaborato un piano per permettere ai viaggiatori di proseguire il loro viaggio. Più tardi, Trenitalia ha confermato che i viaggiatori del treno Intercity 513, fermatosi tra Montepescali e Grosseto a causa di un guasto tecnico alla linea elettrica, erano ripartiti poco prima delle 20 dopo essere stati trasbordati su un altro convoglio Intercity.
Questo incidente ha richiesto un notevole sforzo coordinato tra le autorità locali e le organizzazioni di volontariato per garantire la sicurezza e il benessere dei passeggeri. Nonostante il caldo soffocante e l’assenza di aria condizionata, la risposta rapida delle squadre di emergenza e delle associazioni di volontariato ha permesso di gestire la situazione con efficienza. Tuttavia, rimane il disagio e la frustrazione per un’esperienza che avrebbe potuto trasformarsi in un pericolo serio senza un intervento tempestivo.
Le dichiarazioni del sindaco e l’aggiornamento costante sui social media hanno mantenuto la comunità informata e hanno sottolineato l’importanza di un’efficace comunicazione in situazioni di emergenza. La vicenda si è conclusa senza ulteriori incidenti, ma ha evidenziato la necessità di migliorare la gestione dei guasti tecnici nei servizi di trasporto pubblico, specialmente durante le estati torride.