
Joe Biden ha parlato con determinazione durante la conferenza stampa a conclusione del vertice Nato, ribadendo la sua intenzione di correre per la presidenza: “Io sono la persona più qualificata per correre per la presidenza. Ho battuto Trump una volta, lo batterò di nuovo. La campagna è ancora lunga, io continuerò ad andare avanti. Ho un lavoro da fare”. Parole forti, ma l’evento non è stato privo di momenti imbarazzanti che hanno subito attirato l’attenzione dei media.
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Biden, pur con un’ora di ritardo, è salito sul podio e ha iniziato con una lunga dissertazione sull’importanza della Nato e della leadership degli USA nel mondo. Ma non sono mancati i lapsus e le gaffe. Come quando ha confuso la vicepresidente Kamala Harris con Donald Trump, un assist perfetto per il suo avversario, che non ha perso tempo a sfruttarlo sui social. Poi, lo scivolone clamoroso: chiamare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con il nome di Putin. Inutile dire che Trump ha sottolineato questi errori con il consueto sarcasmo velenoso.
Biden ha cercato di spazzare via i dubbi ribadendo la sua convinzione: “Batterò Trump, sono il più qualificato per fare il presidente”. Tuttavia, queste gaffe non fanno altro che alimentare i titoli dei giornali e aumentare i dubbi sulla sua capacità di affrontare una campagna elettorale così impegnativa. Biden ha anche confuso il ruolo del “commander in chief”, che negli Stati Uniti è il presidente stesso, con il suo comandante.
Le preoccupazioni sulla sua salute sono sempre più pressanti. Biden si dice pronto a sottoporsi a nuovi test cognitivi se i medici lo riterranno necessario, ma non manca di stuzzicare Trump suggerendo che anche lui potrebbe fare un controllo.
Nel frattempo, le sue gaffe e il suo stato di salute indeboliscono sempre di più la sua posizione. I democratici stanno seriamente considerando l’ipotesi di sostituirlo in corsa, consapevoli che la sfida con Trump sarà ardua e senza esclusione di colpi.
Quando si parla di Putin, Biden non usa mezzi termini: “Non ho nessuna ragione per parlare con Putin. Putin è pronto a parlare? Io non sono pronto a parlare a meno che lui non sia pronto a cambiare il suo atteggiamento”. E aggiunge con tono drammatico: “Putin ha un problema: in questa guerra non hanno avuto molto successo, hanno perso oltre 350mila soldati tra morti e feriti. Se permettiamo alla Russia di avere successo in Ucraina, non si fermerà”.
La battaglia per la Casa Bianca è solo all’inizio e promette di essere un lungo e tumultuoso viaggio. Ma una cosa è certa: i dubbi sulla candidatura di Biden sono sempre più forti, e la sua capacità di affrontare Trump rimane un’incognita.