La prima udienza del processo a Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchettin si terrà il prossimo 23 settembre davanti alla Corte d’Assise di Venezia. Il collegio sarà presieduto dal giudice Stefano Manduzio. L’accusa per il giovane reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata, formulata dal Pm Andrea Petroni, è di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.
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Turetta ha rinunciato all’udienza preliminare davanti al gup, che era in programma in questi giorni, andando quindi direttamente a processo per l’omicidio della giovane di Vigonovo. Una decisione, questa, motivata dal suo avvocato, Giovanni Caruso, secondo cui il ragazzo attualmente detenuto a Verona “vuole che la giustizia faccia il suo corso nei tempi più veloci possibili”. L’avvocato aveva aggiunto che la scelta dell’iter processuale “consegue a un percorso di maturazione personale del gravissimo delitto commesso”.
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Giulia Cecchettin era stata uccisa l’11 novembre dello scorso anno. Dopo giorni in fuga, Turetta era stato arrestato in Germania e riportato in Italia, dove aveva subito ammesso di aver ucciso la ragazza. Nel suo interrogatorio davanti al om, il giovane aveva ricostruito l’ultima serata passata con la vittima in un centro commerciale di Marghera (Venezia). Al ritorno una lite, le botte e le coltellate. Dopo averla uccisa, Turetta aveva trasportato in auto il cadavere della ragazza prima di abbandonarla vicino al lago di Barcis.