
Una vera e propria “galleria dell’orrore” nel Cem gestito dalla Croce Rossa a Roma. Si tratta di un centro di educazione motoria dedicato in particolar modo ai disabili. Dieci gli arresti per maltrattamenti e torture, a vario titolo. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di via in Selci. Per uno degli operatori c’è anche l’accusa di violenza sessuale. A cinque contestati anche i maltrattamenti su persone deboli.
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“Una galleria dell’orrore”
Il gip che ha ordinato l’operazione è stato chiaro: “Le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori, fornisce la ‘misura’ dell’indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette”.
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È quanto contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dieci operatori di un centro di assistenza gestito dalla Croce Rossa, cinque dei quali accusati di tortura e altri cinque di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. Per uno degli indagati è stato inoltre ipotizzato la violenza sessuale per aver molestato in un’occasione uno dei pazienti.
La denuncia della Croce Rossa
I fatti, secondo l’accusa, si sono verificati nel Centro di Educazione motoria – Cem – e si sarebbero protratti nel tempo soprattutto su due pazienti affetti da gravi patologie. È stata proprio la Croce Rossa a sporgere denuncia ai carabinieri nell’aprile dello scorso anno e gli accertamenti sono scattati subito. A insospettire i responsabili del centro è stato il fatto che una delle vittime aveva vistosi lividi sul volto. Per chi indaga, che ha fatto scattare subito le indagini con accertamenti tecnici ma anche la raccolta di numerose testimonianze, nel complesso c’erano «costanti maltrattamenti e condotte vessatorie» .