Vai al contenuto

Serena Mollicone, svolta shock: “Annullata la conferenza stampa dei Mottola dopo l’assoluzione”

Pubblicato: 16/07/2024 15:55

La conferenza stampa della famiglia Mottola, prevista per oggi, martedì 16 luglio, alle ore 17 al Palazzo della Cultura di Cassino, è stata annullata. A comunicarlo è stato il pool di avvocati della difesa. L’appuntamento era stato organizzato dopo la sentenza della Corte d’Assise d’Appello, che il 12 luglio aveva confermato l’assoluzione già emessa in primo grado per la famiglia Mottola, imputata nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone.

La Procura aveva richiesto ventiquattro anni di reclusione per il maresciallo Franco Mottola, ventidue anni per sua moglie Annamaria e per il figlio Marco. Insieme ai Mottola, i giudici hanno assolto anche i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Serena Mollicone, diciottenne, scomparve e fu trovata morta in un boschetto a giugno del 2001. A distanza di ventitré anni, non ci sono ancora colpevoli per il delitto di Arce.
Leggi anche: Delitto Mollicone, la famiglia deve pagare le spese processuali. L’appello a Mattarella: “È una vergogna”

L’annullamento della conferenza stampa è stato definito dagli avvocati della famiglia Mottola come uno “squallido abuso”. Il portavoce del pool di difesa, Carmelo Lavorino, ha dichiarato che la cancellazione è avvenuta per un improvviso cambio di decisione del responsabile della struttura, apparentemente imposto da qualcuno della giunta comunale. Lavorino ha precisato che in passato ci sono stati già due incontri con i mezzi d’informazione presso il Palazzo della Cultura senza problemi. Ha accusato il cambiamento di essere il risultato di propaganda colpevolista e ha criticato il fatto che, nonostante l’assoluzione dei Mottola, al Palazzo della Cultura sia stato presentato un libro colpevolista alla presenza di due sindaci, di Arce e di Cassino.

Lavorino ha denunciato quello che ha definito un atteggiamento di discriminazione e scelte pseudoideologiche-giudiziarie-investigative, e ha protestato contro quella che ha chiamato una “sottocultura con prepotenza e dittatura”. Ha anche affermato che, sebbene la conferenza stampa potesse essere tenuta in un albergo, farlo avrebbe dato soddisfazione agli autori del presunto boicottaggio e danno alla libertà e al diritto dell’informazione.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure