Non c’è stato nulla da fare per lo studente inglese di 22 anni, ospite di un hotel della Tremezzina, che mercoledì pomeriggio non è più riaffiorato dopo un’immersione nel Lario. Il ragazzo è stato trovato senza vita dopo intense ricerche scattate subito dopo l’allarme. Assieme alla sua compagna, di 19 anni, che ne compirà 20 ad agosto, aveva noleggiato una barca per una giornata di relax e divertimento.
I due giovani avevano deciso di fare un bagno al largo, tuffandosi in acqua per esplorare le profondità del lago. Tuttavia, mentre erano in acqua, la barca è andata alla deriva, allontanandosi progressivamente dalla loro posizione. La ragazza, una volta riemersa, si è resa conto di non poter più raggiungere la barca e, con crescente angoscia, ha notato l’assenza del compagno.
In preda al panico, la ragazza ha chiesto aiuto, attirando l’attenzione delle persone nelle vicinanze. Immediatamente, la Guardia Costiera di Menaggio ha avviato le operazioni di ricerca, coordinando gli sforzi con i carabinieri di Menaggio. Squadre di sommozzatori e imbarcazioni sono state dispiegate nella zona per setacciare l’area in cerca del giovane disperso.
Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi nelle ricerche, il corpo senza vita dello studente è stato recuperato solo dopo alcune ore. La ragazza, sebbene illesa, è stata portata in via precauzionale all’ospedale di Menaggio, dove ha ricevuto assistenza e supporto psicologico per affrontare lo shock e il trauma dell’esperienza vissuta.
La tragica scomparsa del giovane ha lasciato un senso di profonda tristezza e sgomento tra gli ospiti dell’hotel e la comunità locale. Le circostanze dell’incidente sono ancora oggetto di indagine, ma l’evento ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle attività acquatiche nel lago e sull’importanza di prendere tutte le precauzioni necessarie durante le immersioni e le nuotate al largo.