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Il Parlamento Ue sta con l’Ucraina, gli italiani non si sa: maggioranza e Pd spaccati

Pubblicato: 17/07/2024 14:44

La recente risoluzione non vincolante del Parlamento Europeo a sostegno dell’Ucraina ha messo in luce profonde divisioni all’interno della maggioranza di governo italiana. Con 495 voti a favore, 137 contrari e 47 astenuti, la risoluzione è stata approvata, ma non senza creare tensioni politiche significative.

In particolare, la Lega ha votato contro l’intero testo, allineandosi con il gruppo dei Patrioti, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono astenuti. Questa posizione cauta riflette la linea del governo italiano, soprattutto sulla controversa parte in cui il Parlamento Europeo «sostiene fermamente l’eliminazione delle restrizioni all’uso dei sistemi di armi occidentali forniti all’Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo». Questo punto ha spaccato anche la delegazione del Pd.

Altro elemento di discordia è stata la «condanna» da parte dell’Eurocamera della «recente visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán alla Federazione russa». Anche su questo punto, Fratelli d’Italia ha optato per l’astensione, ma il testo è comunque passato.

Il capodelegazione Carlo Fidanza ha chiarito la posizione del suo partito: «Quanto al paragrafo relativo alle iniziative del primo ministro ungherese Orbán, pur avendole già giudicate in maniera critica nei giorni scorsi, abbiamo votato contro la prima parte che conteneva un attacco strumentale al governo ungherese che nulla ha a che fare con le sorti dell’Ucraina. Coerentemente con questa impostazione abbiamo sostenuto le parti riguardanti il piano di Pace di Kiev e l’auspicio che la stessa Ungheria sblocchi i finanziamenti in favore dell’Ucraina».

La risoluzione del Parlamento Europeo condanna duramente la visita di Orbán in Russia, sottolineando che il primo ministro ungherese non ha rappresentato l’UE durante tale visita e che essa costituisce una violazione dei trattati e della politica estera comune dell’UE. Il Parlamento richiama l’attenzione sul fatto che, all’indomani della cosiddetta missione di pace di Orbán, la Russia ha attaccato l’ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev, dimostrando l’irrilevanza degli sforzi di Orbán, accolti con scetticismo dalla leadership ucraina.

I parlamentari europei ribadiscono il loro sostegno al piano di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e deplorano che l’Ungheria abbia abusato del suo potere di veto per impedire la concessione di aiuti essenziali all’Ucraina. Inoltre, esortano l’Ungheria a revocare il blocco dei finanziamenti a favore dell’Ucraina nell’ambito dello strumento europeo per la pace.

La spaccatura della maggioranza di governo italiana su questi temi mette in evidenza le tensioni interne e la fragilità di un consenso che appare sempre più difficile da mantenere. Le diverse posizioni sui temi europei e internazionali rivelano profonde divergenze ideologiche e strategiche, che rischiano di compromettere l’unità e la coerenza dell’azione governativa.

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Ultimo Aggiornamento: 17/07/2024 14:48