Il decreto “salva Casa” fa felici gli italiani. Una sanatoria il cui principio di base è che il “perdono edilizio” si fa più generoso. Ma quali sono le novità più importanti? Dalle multe alle cubature, dai sottotetti all’altezza dei soffitti, dalla tutela del paesaggio fino alle “variazioni sostanziali“, la tolleranza è decisamente più gentile. Dalla “stanza-casa” con bagno e cucina nello stesso ambiente al lavatoio trasformato in mini abitazione, ecco che a tutti questi spazi sarà riconosciuta l’abitabilità. I requisiti minimi, superficie e altezza, vengono infatti ridotti: da 28 a 20 metri quadrati, se il monolocale è abitato da una persona; si scende da 38 a 28 se sono in due a viverci. La soglia minima per l’altezza dei soffitti passa invece da 2,70 a 2,40 metri (oggi ammessa solo per corridoi, bagni e ripostigli). I sottotetti potranno essere recuperati e resi abitabili anche in assenza della distanza minima tra gli edifici. Come spiega Giuseppe Colombo su Repubblica, aumentano anche le percentuali delle tolleranze costruttive, le piccole difformità dentro casa che non sono considerate abusi. “Per altezze, distacchi, cubature e superfici delle case fino a 60 metri quadrati, lo scostamento rispetto al progetto può salire fino al 6%. In questo modo, ad esempio, un tramezzo potrà essere spostato di 3,6 metri: la stessa variazione sarà ammessa anche per allargare una camera o un soppalco. La novità riguarderà tutti gli interventi realizzati entro il 24 maggio”.
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Importanti novità riguardano anche negozi, studi e uffici ubicati al piano terra o nei seminterrati. Questi, infatti, potranno cambiare destinazione d’uso più facilmente e diventare case o B&B. Per tutti gli altri immobili, i cambi saranno ammessi anche in presenza di opere. C’è poi il tema della doppia conformità: per ottenere una sanatoria, l’immobile deve essere conforme sia alla normativa in vigore al momento della sua realizzazione che a quella vigente al momento della presentazione della domanda. La doppia conformità, però, non servirà più in caso di “variazioni essenziali” tra il progetto e i lavori. “Sarà inoltre tollerato un aumento delle cubature: un balcone che si è fatto più grande piuttosto che un piano arretrato meno di quanto doveva. In generale tutto ciò che ha determinato un aumento della dimensione dell’edificio. Esclusi i casi di totale difformità”. Si diceva del mega sconto per i lavori in sanatoria. “Le sanzioni da pagare passano da una forchetta compresa tra 1.032 e 30.984 euro a un intervallo che va dallo stesso valore minimo fino a un massimo di 10.328 euro. Tra 516 e 5.164 euro nei casi in cui l’intervento è conforme alla disciplina vigente ‘sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda’”.
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Altra importante novità è che una parte dei proventi delle multe andrà ai Comuni per completare o demolire le opere incompiute. C’è infine una sanatoria per gli interventi soggetti a vincoli paesaggistici: “Nello specifico si tratta di quegli interventi che sono stati autorizzati dai Comuni prima dell’entrata in vigore del Codice dei beni culturali (2006), ma che sono sprovvisti del documento preventivo, redatto da un tecnico, per l’accertamento della compatibilità paesaggistica”.