Continuano le indagini sulla morte di Alex Marangon, il 25enne ritrovato morto dopo un rito sciamanico nei pressi di Vidor (Treviso). A “Zona Bianca” la madre del giovane Sabrina Bosser invita tutti coloro che erano presenti quella notte a parlare. “Anche le persone che conoscono chi aveva partecipato all’evento – una mamma, un amico, un conoscente – perché non oso pensare che queste persone siano scappate da lì e tornate a casa tranquille e non abbiamo detto niente. Qualcuno sa, qualcuno mente“, dichiara la donna. “Vi prego di parlare – ha detto la donna – anche in forma anonima, fateci arrivare qualche messaggio, anche nella cassetta della posta, anche in redazione. Vorrei che vi metteste una mano sulla coscienza e cercaste di aiutarci“.
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Alex stava partecipando a un rito sciamanico presso la chiesa dell’abbazia. Durante questa cerimonia, erano preparati tisane e decotti che potrebbero aver influito sul suo stato psicofisico. Durante l’incontro di “musica e medicina”, Alex ha fatto un bagno nel fiume Piave insieme ad altre persone partecipanti .Alex si è allontanato improvvisamente, risultando eccitato e confuso, forse a causa degli effetti delle tisane o decotti consumati durante il rito. Gli organizzatori hanno denunciato la sua scomparsa solo alle 6:30 di domenica mattina, circa tre ore dopo che si era allontanato. Prima di effettuare la denuncia, hanno tentato di cercarlo senza successo. È possibile che Alex sia stato influenzato psicologicamente dalle sostanze consumate durante il rito sciamanico. Questo potrebbe averlo portato a comportamenti inconsueti o a un allontanamento volontario.Il caso è sempre aperto per omicidio volontario, ma che Alex possa essere caduto, volontariamente o spinto o in preda ai deliri generati dall’ayahuasca, non è più un’ipotesi del tutto esclusa.