Susanna Ceccardi ci ricasca con il body shaming. Ma anche questa volta scatta la rivolta sui social. Prima delle elezioni Europee, dove è stata rieletta al Parlamento di Bruxelles grazie alla celta del collega pigliatutto Roberto Vannacci che non ha optato per il suo collegio elettorale, l’esponente leghista aveva paragonato le sue foto a quelle di avversarie politiche come Elly Schlein e Ilaria Salis. Ottenendo però l’effetto opposto da quello sperato. Ora, invece, decide di commentare una foto che ritrae proprio la Salis insieme all‘altra neo eletta europarlamentare tedesca Carola Rackete (la ex capitana anti Salvini della Sea Watch, ndr). Ma il suo giudizio ironico diventa un boomerang.
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Il post di Susanna Ceccardi contro Ilaria Salis e Carola Rackete
In quest’ultimo caso, sembra che lo scopo del post di Susanna Ceccardi sia quello di schernire e sminuire le due colleghe di sinistra per il loro abbigliamento, o per il taglio di capelli, oppure addirittura per i peli sulle gambe che Carola Rackete non si taglia per libera scelta. “Pronte per la fashion week”, scrive l’eurodeputata leghista a commento di una fotografia che ritrae insieme Salis e Rackete.
I commenti degli utenti sono però durissimi. “Ma, a parte insultare delle donne e fare delle passeggiate per i paesini, mi spieghi per cosa stai combattendo? No perché ancora non ho capito come tu abbia fatto a finire lì”, così Susanna Ceccardi viene bacchettata da un hater. “Salis ha preso cinque volte le tue preferenze per sedere in Europa, prova a confrontarti nel merito invece di fare commenti bassi su altre donne”, le ricorda un altro.
“Lei è veramente una donna vuota e piccola di contenuti. Come si permette di disprezzare altre donne? Si vergogni!”, ci mette il carico un’altra. “Detta da una diplomata ripescata per il seggio europeo, al cospetto di due laureate che hanno preso più voti di te… comunque non è una gara di bellezza, ma tu non lo capisci evidentemente. Ovviamente, come spesso accade, il social offre anche una buona dose di contrappasso”, la distrugge definitivamente un altro.
