Il desiderio di un atleta di partecipare alle Olimpiadi può essere immenso, come dimostra la storia di Matt Dawson, un giocatore australiano di hockey su prato. Dawson, 30 anni, ha fatto una scelta drastica, dopo essersi rotto l’anulare della mano destra: scegliere tra l’amputazione di una parte del dito per poter giocare ai Giochi di Parigi o prendersi il tempo necessario per recuperare completamente. Dawson ha scelto la prima opzione, dimostrando una dedizione e una passione incredibili per il suo sport e per l’opportunità di competere a livello olimpico.
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Ho preso una decisione consapevole con il chirurgo, non solo per avere l’opportunità di giocare a Parigi, ma anche per la vita futura”, le parole dell’atleta alla televisione australiana Channel Seven. “L’opzione migliore era rimuovere la parte superiore del mio dito. È un piccolo cambiamento e rappresenta una sfida emozionante”. Il suo Commissario Tecnico Colin Batch ha elogiato la scelta del suo giocatore: “Non è qualcosa che un allenatore può decidere per un giocatore. Tutto il merito va a Matt. È chiaro che si è davvero impegnato per poter giocare a Parigi. Non sono sicuro che l’avrei fatto, ma lui l’ha fatto, quindi è fantastico”
Batch ha ammesso di non essere sicuro se lui stesso avrebbe fatto lo stesso al posto di Dawson. Questa non è la prima volta che Dawson affronta un infortunio serio: sei anni fa, ha rischiato di perdere un occhio dopo essere stato colpito da una mazza da hockey. A Tokyo 2020 l’Australia è stata sconfitta in finale dal Belgio e Dawson e compagni vogliono la rivincita. “Il modo migliore per riprendersi era semplicemente tagliarsi la punta del dito” ha confermato l’allenatore Batch. L’Australia esordirà ai Giochi contro l’Argentina il 27 luglio.