
Una serata di festa a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, si è trasformata in tragedia quando un ragazzo di 22 anni, Mario Di Donato, che lavorava presso il locale negozio di barbiere, si è sentito male dopo aver bevuto un bicchiere di vino. Il giovane si trovava all’esterno del suo negozio, situato vicino agli stand che erano stati allestiti per un Festival musicale anni ’70 che si svolge tutti gli anni.

Secondo le prime ricostruzioni, Di Donato aveva bevuto un bicchiere di vino o di birra quando improvvisamente ha avuto un malore. Potrebbe trattarsi di uno choc anafilattico, ma non si sa ancora da che cosa potrebbe essere stato provocato. Il ragazzo infatti soffriva di allergie e di una forma di asma cronico. “Un episodio tragico e sfortunato”, ha commentato il Sindaco Lorenzo Pellegatti. “Il soccorso è stato veramente immediato. Ma il malore è stato così forte che per il ragazzo non c’è stato nulla da fare”. La presenza dei sanitari del 118 al Festival aveva permesso infatti di portare immediati soccorsi alla vittima.

I sanitari, dopo essersi accorti che Di Donato si trovava in arresto cardiaco, hanno tentato di rianimarlo con il defibrillatore. Nonostante l’intervento tempestivo, purtroppo gli operatori non sono riusciti a rianimarlo. Il 22enne è stato quindi portato in ambulanza all’ospedale Sant’Orsola di Bologna ed è stato ricoverato nel reparti di terapia intensiva. Ma anche questo estremo tentativo non ha prodotto risultati e Di Donato si è spento 24 ore più tardi. Gli organizzatori del Festival hanno voluto dedicargli un messaggio di cordoglio sui social: “Speravamo di non dover dare questa notizia”, hanno scritto fra l’altro. “Avevamo assistito alle procedure di soccorso e potete immaginare con che spirito abbiamo affrontato la serata, col pensiero rivolto a quel giovane la cui vita era appesa a un filo, e l’inevitabile sensazione di mancargli di rispetto. E’ stato nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. Siamo vicini alla famiglia alla quale esprimiamo il nostro sentito cordoglio”.