I letti degli atleti che parteciperanno nei prossimi giorni alle Olimpiadi di Parigi sono fatti davvero di cartone. Dopo la bufera social scatenata dai video postati da alcuni atleti che si lamentano di questa novità, la notizia è stata confermata direttamente dagli organizzatori francesi, i quali hanno fatto sapere di aver chiuso un accordo con Airweave, la società giapponese che aveva gestito il riposo degli atleti alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma quali sono i motivi di questa apparentemente bizzarra scelta?
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“Abbiamo progettato questi letti di cartone in modo da poter sostenere fino a tre o quattro persone che saltano perché dopo aver vinto una medaglia le persone sono molto felici”, commenta ironicamente Motokuni Takaoka, fondatore e presidente di Airweave.
Il video che ha innescato le plemiche
Proprio durante i Giochi giapponesi, il fondista americano Paul Chelimo aveva espresso la sua preoccupazione in un video, ipotizzando che la l’apparente fragilità dei letti di cartone potesse essere un modo per limitare il sesso tra gli atleti. E, in effetti, questa misura era effettivamente stata approvata dal comitato olimpico del 2020, ma solo allo scopo di ridurre il rischio di contagio da Covid-19.
Olimpiadi di Parigi, gli atleti si lamentano dei letti… di cartone
— g.c-5y82 (@5y82C) July 23, 2024
Gli atleti che sono arrivati al villaggio olimpico di Parigi sono rimasti davvero sorpresi di scoprire che avrebbero dovuto dormire su letti di cartone. pic.twitter.com/2zbtNJctij
Il vero motivo dell’utilizzo del cartone per i letti, dunque, è parte di una serie di iniziative ecologiche, messe in atto per rendere le Olimpiadi di Parigi più sostenibili. I letti sono infatti progettati per essere facilmente riciclati al termine dei Giochi. Saranno utilizzati anche materassi realizzati in parte con lenze da pesca riciclate. Ridotto infine anche il numero totale di mobili da 800mila a 600mila, con l’obiettivo di utilizzare almeno il 15% di materiali riciclati.