Francesco Miranda, ex marito di Alessia Pifferi, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Milano lo scorso 6 luglio, all’età di 55 anni. Alessia Pifferi è nota per essere stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di soli 18 mesi. La dinamica del decesso di Miranda non è ancora chiara, e per questo motivo è stata disposta un’autopsia. Il fascicolo aperto è per omicidio colposo, un’ipotesi tecnica necessaria per procedere con gli accertamenti.
Da quanto si è appreso, Miranda aveva subito una gastroscopia 48 ore prima del decesso all’ospedale di Melegnano, a causa di problemi e dolori allo stomaco che lo affliggevano da tempo. L’allarme è stato lanciato dalla sorella dell’uomo, che non era riuscita a contattarlo per tutta la giornata del 5 luglio.
In seguito alla segnalazione della sorella, polizia e vigili del fuoco sono intervenuti presso l’abitazione di Miranda, dove è stato trovato privo di vita nella sua camera da letto. Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza, ma la necessità di chiarire le circostanze della morte ha portato all’apertura di un’inchiesta. Il fascicolo è stato assegnato al sesto dipartimento, guidato da Tiziana Siciliano, che si occupa di tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro. La pm incaricata del caso è Marina Petruzzella, e l’autopsia servirà a determinare se ci siano eventuali responsabilità mediche.
Miranda non era il padre di Diana, ma viveva nella stessa palazzina di via Parea a Milano dove abitava Alessia Pifferi. Durante il processo contro la donna, Miranda era stato chiamato a testimoniare dalla Corte d’assise. La sua morte aggiunge un ulteriore elemento tragico a una storia già segnata da eventi drammatici.